Sul palco un solo attore, Salvatore Arena. In scena “Un’altra Iliade”, l’opera con cui la compagnia reggina Mana Chuma appare nel prestigioso cartellone della stagione estiva del Teatro Biondo di Palermo, diretto da Pamela Villoresi.
Mercoledì 12 luglio, alle ore 21, sul palcoscenico allestito al Parco Villa Tasca del capoluogo siciliano si celebrerà l’anteprima di “Un’altra Iliade” della compagnia Mana Chuma: il grande poema epico riletto da una prospettiva capovolta, dal punto di vista degli ultimi, di due personaggi marginali che la guerra la subiscono e non la vivono da protagonisti, da eroi.
“Un’altra Iliade” è un nuovo allestimento di un testo che Mana Chuma aveva già messo in scena. Una produzione nuova in tutto e per tutto: nuova è la scenografia, nuovo il disegno luci, innovativo l’audio immersivo realizzato con un raffinato lavoro di sound design 9.1.
“Un’altra Iliade” è allo stesso tempo una rilettura del poema omerico e uno sguardo universale su tutte le guerre, sulle sopraffazioni, sulle storture che i conflitti continuano a produrre, ieri come oggi. Antico e contemporaneo si fondono e l’attualità emerge dalla struttura scenografica in cui ritorna l’idea dei morti in mare, in fuga – oggi come un tempo – dalla guerra e dalla povertà.
«Un’altra Iliade è la nostra posizione rispetto alla guerra, è la possibilità di raccontare cosa pensiamo noi delle guerre ovvero una sconfitta per l’umanità che porta solo morti, feriti, dolore, distruzione», affermano i registi e autori del testo Salvatore Arena e Massimo Barilla. «Un’altra Iliade non è solo una storia narrata dal punto di vista degli ultimi, ma è anche un racconto d’amore che attraversa le vicende dei due protagonisti: il troiano Atreo, che ha perso la moglie e il figlio, e che tramite il racconto cerca di rivivere i pochi momenti di amore che la vita gli ha concesso; dall’altro lato c’è il personaggio greco, Tersite, che invece manifesta il suo bruciante desiderio di ritornare a casa, da lei, dalla donna amata».
Come quasi tutte le opere di Mana Chuma, la Storia con la “s” maiuscola si incrocia con le storie degli uomini comuni e, attraverso l’impianto drammaturgico, sono proprio gli ultimi, coloro che in genere non hanno voce, che non contano, che non hanno spazio nella narrazione ufficiale, a essere invece al centro della scena e del racconto.
In anteprima nazionale il 12 luglio 2023 nell’ambito di Altro Biondo, la stagione estiva del Teatro Biondo di Palermo. Distribuito dal circuito regionale Latitudini.