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Comunicato contro la cancellazione della scritta “Difendi Reggio”

Pubblichiamo un comunicato indignato, sulla cancellazione della scritta "Difendi Reggio" per la quale si è scatenata una rivolta sui social

di Sebastiano Plutino

“Scritta cancellata dal carbone bagnato”, “cancellata perché non c’è più nulla da difendere”. In queste ultime ore stiamo assistendo ad una vera e propria rivolta contro la cancellazione del gigantesco graffito.

Sono centinai i cittadini indignati che sono insorti dopo la cancellazione della scritta. In poche ore si è scatenata una serie di commenti sui social network.

È scattata anche una raccolta firme, sulla piattaforma change.org, per chiedere il rifacimento dello scritta.
“Non si può calpestare in questo modo l’orgoglio della cittadinanza” si legge nella petizione.

Quante volte capita d’imbatterci, mentre guidiamo in autostrada, in restringimenti di carreggiata che durano addirittura più di un mese? Lavori che vengono ripetuti dopo un intervallo ristretto di tempo, da un esiguo numero di operai costretti a straordinari e maggiori fatiche.
Per non parlare della segnaletica che rimane abbandonata a lavoro terminato!
Eppure, la rivisitazione e il miglioramento di una scritta già presente da un anno, tuonante un messaggio di speranza e dedizione per la città: “DIFENDI REGGIO!” sembra aver svegliato dal torpore l’autorità competente che, dopo circa tre giorni, ha provveduto a coprire la suddetta con una celerità a dir poco nevrotica.
Debole la giustificazione secondo cui essa distrarrebbe i conducenti dato che, da Salerno in giù, presso i cavalcavia i graffiti abbondano. È palese, dunque, che il il contenuto comunicativo abbia infastidito.
Il restyling era stato già ampiamente apprezzato da buona parte della popolazione e per questo il suo oscuramento ha suscitato reazioni critiche e negative sui social network: “Nemici di Reggio”, “Quando passa un messaggio positivo, questo viene ostracizzato”. L’incongruenza viene sottolineata anche da determinati commenti: “Questi sono bravi solo a mettere birilli per km e km e, ancora, più pungente, ma sempre veritiero: “Ci fosse stato scritto ‘Distruggi Reggio’ la scritta sarebbe durata di più”. Considerando che “Oliverio nemico di Reggio” sia durata mesi, non possiamo che constatarlo.
Altrettanto numerose le richieste di replicare la scritta e di riproporla su scala maggiore, a dimostrazione dell’impatto positivo sulla popolazione che non vuole arrendersi all’apatia e al cattivo gusto.
Riguardevoli i segnali positivi, di coesione e amore per la città, che replicano energicamente alla volontà censoria e spazzano il carbone bagnato con il quale si è coperto, invano, un richiamo inarrestabile.

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