“In queste ore ho avuto un incontro con tutti i coordinatori forzisti dell’Area Grecanica e con diversi sindaci e amministratori locali di zona, per affrontare una serie di circostanze. Da questa riunione, è emersa in particolare un’urgenza, quella di dare man forte ai produttori di bergamotto, gravemente danneggiati dal caldo eccessivo di luglio. Voglio rassicurarli, dicendo loro che la macchina della sinergia istituzionale si è già messa in moto“. Lo afferma, in una nota, Francesco Cannizzaro, vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera e coordinatore provinciale del Partito, in riferimento alle “concrete complicazioni legate alle coltivazioni di bergamotto scaturite dalla forte ondata di caldo anomalo delle settimane scorse: le temperature ben sopra le media degli anni scorsi, infatti, hanno determinato danni ingenti a tutto il comparto, da Capo d’Armi fino a Capo Spartivento”. “Com’è noto a tutti – sostiene Cannizzaro – una buona fetta dell’economia territoriale dell’Area Grecanica è legata alla produzione del bergamotto, specificità di Reggio Calabria e della sua Area metropolitana. Prontamente, i coordinatori locali di Forza Italia, unitamente ai sindaci ed agli amministratori del posto, hanno acceso i riflettori sul problema sottoponendomi l’istanza. Ne è subito scaturita una riunione. L’obiettivo è intervenire a sollievo di una situazione che non può essere disattesa perché di vitale importanza per l’Area Grecanica. Ecco perché l’ho immediatamente sottoposta all’attenzione delle sedi opportune, coinvolgendo il brillante Assessore regionale al ramo, l’amico Gianluca Gallo, a cui ho chiesto di decretare la calamità naturale e dare man forte alle produzioni bergamotticole dell’Area dop bergamotto di Reggio Calabria olio essenziale. Ho riscontrato grande disponibilità da parte sua e nelle prossime ore ci incontreremo personalmente per affrontare al meglio la questione”. “Abbiamo informato della vicenda – aggiunge il parlamentare – anche il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, sempre attento alle dinamiche del territorio. Va da sé che, per dare risposte al territorio, la sola volontà della Regione non basta è necessario interessare il Ministero dell’Agricoltura per poter accedere ai percorsi previsti per questo genere di circostanze”.
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