Doveva essere la solita storia dell’ormai consueta impunità per chi commette reati che coinvolgono animali, assenza di intervento da parte delle istituzioni locali e la corsa contro il tempo per salvare dei cuccioli abbandonati sotto il sole cocente di luglio in un paese del basso ionio.
Invece questa volta non è andata proprio così. Il giornalista freelancer Francesco si trovava con la famiglia in vacanza di due giorni a Bova Marina quando la mattina del 4 luglio sente il latrare di cuccioli di cane appena fuori dalla loro casa a mare. Sono 5 meravigliosi palle di pelo nere simil labrador. Francesco non si perde d’animo e inizia a fare un giro di chiamate tentando di capire cosa fare e chiama anche Lav Reggio C. Su suggerimento dei volontari si reca al Comune di Bova Marina. Parla con i vigili che contattano l’assessore F. Plutino il quale afferma che non avendo Bova una convenzione con alcun canile della provincia di Reggio il Comune non è tenuto a prendersi in carico i cuccioli. Francesco sa bene che non è così e che i cani vaganti sul territorio non dotati di microchip sono di proprietà del Sindaco ed è lui il primo responsabile a cui fare riferimento (a prescindere che il Comune abbia voluto fare o no un accordo con un canile convenzionato) per la cura di questi animali. Decide quindi di andare fino in fondo e denuncia il Sindaco per avere rifiutato di adempiere un suo dovere.
Il giorno dopo tramite la preziosa collaborazione con i volontari dell’Enpa e una bella rete di volontari dislocati sul territorio si riesce a scoprire chi è il proprietario dei cuccioli abbandonati. Dopo un sopralluogo da parte dei Carabinieri Forestali e del veterinario dell’Asp il proprietario ammette che i cuccioli sono i suoi ma che gli sono stati rubati. Ulteriori indagini sono in corso per verificare la veridicità di quanto fatto ma il proprietario ha avuto una multa di 480 euro perchè la mamma dei cuccioli non aveva il chip e l’obbligo di sterilizzarla.
Francesco ha deciso di intestarsi i cuccioli e in poco tempo è riuscito a trovare loro delle amorevoli famiglie pronti ad accoglierli anche grazie al contributo della Dott.ssa Iaria presidente dell’associazione SERAC che ha provveduto allo stallo e all’organizzazione della loro partenza in staffetta.
Ricordiamo che l’articolo 727 del codice penale punisce chi abbandona gli animali o li detiene in condizioni non idonee rischia un’ammenda fino a 10mila euro e 1 anno di detenzione.
Siamo enormemente grati a Francesco e le sua famiglia per il suo gran cuore e la volontà di andare in fondo a questa storia e speriamo che questa storia sia da monito per chi con tanta codardia ogni giorno abbandona animali spesso condannandoli a morte certa.
Un ringraziamento speciale va alla Stazione Carabinieri Forestali di Melito Porto Salvo (con cui la Lav ha un protocollo di intesa e collaborazione per le attività di controllo e contrasto di reati contro gli animali) per l’eccellente lavoro svolto.