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Circolo “Agorà”: incontro su romanzo dello scrittore ungherese Ferenc, “I ragazzi di via Pál”.

27 Settembre, sui social network, conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” su romanzo “I ragazzi di via Pál”

di Sebastiano Plutino

Il prossimo 27 Settembre sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro studi italo-ungherese “Árpád”, sul tema “Le fiabe e la letteratura per gli adolescenti hanno ancora importanza nella formazione dei ragazzi di oggi?: Breve analisi del romanzo I ragazzi di via Pál / A Pálutcaifiúk di Molnár Ferenc”.

Il nuovo incontro, predisposto dalle due co-associazioni culturali, ha ricevuto l’Alto Patronato dell’Ambasciata di Ungheria. I ragazzi della via Pál  è un romanzo per ragazzi di Ferenc Molnár, pubblicato per la prima volta a puntate su rivista nel 1907 e destinato anche agli adulti. Diventerà un romanzo di successo planetario, scritto per i ragazzi ma stimolante anche per gli adulti. La storia è molto semplice: nella Budapest dell’epoca due bande di ragazzi si sfidano in una sorta di guerra simulata per il controllo di un campo da gioco, bene raro e prezioso.L’autore voleva denunciare l’assenza di spazi per giocare nelle città dell’epoca, un tema molto sentito allora (oggi, nell’epoca delle playstation, difficilmente sarebbe un tema così sentito).
Il punto di forza del romanzo è però il racconto senza fronzoli e alterazioni di quell’età speciale che è l’adolescenza. È forse il più popolare romanzo ungherese, nonché uno dei più noti classici della letteratura per ragazzi; in esso sono presenti i valori morali che impegnano nella difesa dei propri diritti nei confronti di invasori e prepotenti, come pure dell’onore e del più inatteso eroismo. Una certa parte della critica vi ha anche rilevato degli spunti di generica riflessione antimilitarista.La storia è ambientata a Budapest nella primavera del 1889 e descrive la “guerra” in atto tra due bande di ragazzini della scuola secondaria; una ha il proprio “quartier generale” esattamente nella via Pal, l’altra è conosciuta col nome di “Camicie rosse” e ha la sua base al giardino botanico, non molto distante. Sotto la guida di Boka si schierano Geréb, Nemecsek e moltissimi altri ragazzi che si riuniscono in via Pál in un terreno libero delimitato dalle case popolari, nei pressi del quale si trova anche un deposito di legname (la “Cittadella”), alla cui vigilanza si trova il guardiano Jano con un grosso cane. Questo è il loro territorio e parco giochi. Ritornando all’incontro, organizzato dalle due co-associazioni reggine, dopo i saluti di S.E. Ádám Zoltán Kovács (Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario di Ungheria) e Gianni Aiello (Presidente del Circolo Culturale “L’Agorà”) la parola passerà a Jámbor Judit Katalin (Presidente Associazione “Maria d’Ungheria Regina di Napoli”). Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino,sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da mercoledì 27 settembre.

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