Il Comune di Reggio Calabria ha rinnovato la propria adesione alla “Giornata nazionale delle famiglie al museo” aprendo le porte della Pinacoteca civica all’importante iniziativa patrocinata, tra gli altri, dal Ministero della Cultura. Per l’edizione 2023 di “Famu”, l’amministrazione di Palazzo San Giorgio ha coinvolto, in particolar modo, le famiglie dell’Unione italiana ciechi e degli Ipovedenti di Reggio Calabria che hanno avuto modo di visitare lo spazio culturale cittadino, soffermandosi, soprattutto, sulla mostra “I love Lego”, promossa dall’assessorato alla Cultura, e visitabile fino al prossimo 6 gennaio.
Per l’occasione, sono stati sperimentati i mattoncini in “braille”, pensati per i bambini con disabilità visiva e normodotati che vogliono apprendere l’alfabeto braille in maniera ludica ed avere a disposizione un ulteriore strumento di interazione e comunicazione con i pari.
«E’ stato un momento di pura condivisione e autentica crescita per i più piccoli, ma soprattutto per noi adulti», ha commentato l’assessora Irene Calabrò, ringraziando Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti nelle persone del dirigente regionale Armando Paviglianiti, dell’operatrice del Centro di consulenza tiflodidattica della Federazione Pro Ciechi, Rosanna Canale, del presidente e del vice presidente della sezione reggina, Francesca Marino e Salvatore Parisi.
«Abbiamo apprezzato – ha detto Calabrò – la maniera in cui i bimbi normodotati, non vedenti e ipovedenti hanno avuto l’occasione di interagire e conoscersi attraverso il gioco e l’uso di strumenti didattici adattati ad ogni esigenza. Siamo davvero orgogliosi di aver contribuito alla buona riuscita di una manifestazione utile a costruire comunità».
«L’Uici – ha affermato la delegata alla Cultura – arricchisce in maniera importante il panorama sociale cittadino e, per questo motivo, abbiamo voluto coinvolgerla in un evento significato, pedagogico ed aggregativo interpretando appieno lo spirito della “Giornata nazionale delle famiglie al museo” che vuole, appunto, i musei trasformati in spazi colmi di colori, risa, voci, in luoghi in cui giocare, chiedere, creare, inventare e rappresentare».
«Noi – ha concluso l’assessora Calabrò – abbiamo vissuto questa giornata mettendo a disposizione la bellezza della nostra Pinacoteca e, al tempo stesso, riservando ampi spazi al divertimento che ha favorito lo scambio e l’unione tra tutti i bambini presenti e le loro famiglie. Possiamo dire di aver raggiunto l’obiettivo».