La Reggina lascia sul terreno del Granillo le residue speranze di rientrare nella lotta playoff uscendo sconfitta per 3-0 per mano del Benevento del tecnico reggino Caserta. Risultato che non rispecchia l’andamento di una gara dai due volti. Stellone presenta una formazione a trazione anteriore, con una mediana composta da Folorunsho, Crisetig e Cortinovis, con sugli esterni Adjapong e Kupisz e in attacco Menez e Galabinov.
Come allo Zini di Cremona, la Reggina parte meglio e crea i presupposti per fare male in ripartenza, soprattutto con Adjapong che al 6’ calcia debolmente da buona posizione. Il Benevento, squadra di livello superiore, prende presto le misure all’avversario tenendo palla e creando situazioni di pericolo sbrogliate con difficoltà dalla difesa amaranto. Al 12’, è Improta a graziare i padroni di casa non riuscendo a calciare a pochi passi da Turati. Al 15’ entra in scena Menez. Il n° 7 semina il panico tra gli avversari con una bella progressione ma poi cicca il pallone al momento della conclusione.
La Reggina attende compatta, cercando di sfruttare le ripartenze ma, da un lato, la mancanza di filtro davanti alla difesa e, dall’altro, la poca precisione nei passaggi, impediscono agli amaranto di uscire dalla pressione e rendersi pericolosi. Al 20’, Crisetig si addormenta e si fa scippare un pallone al limite dell’area con l’ex Roberto Insigne che non si fa pregare e scaraventa in porta, non senza la collaborazione di Turati, poco preciso e reattivo nella circostanza.
I ragazzi di Stellone provano a reagire allo svantaggio e, nel giro di un minuto, per due volte Menez non trova l’attimo giusto per calciare in porta. La sfida scivola via senza emozioni particolari fino agli ultimi minuti del tempo quando, minuto 42, prima si accende Menez che entra in area e scarica sul primo palo, con Paleari pronto alla respinta in corner; poi Acampora, sul capovolgimento di fronte, ci prova dal limite, spedendo il pallone alto di poco. Infine, dopo una corsa di 40 metri, Adjapong sbaglia la rifinitura all’ingresso in area per il liberissimo Cortinovis.
Nel secondo tempo, per i primi minuti la confusione in campo regna sovrana, condita di falli ed errori tecnici in serie da entrambi i lati. Bisogna attendere una punizione di Acampora per vedere una conclusione in porta con intervento risolutivo di Turati che spedisce in corner.
Stellone cambia: entrano Rivas e Lombardi per l’Impalpabile Galabinov e l’acciaccato Adjapong. La Reggina inizia a carburare. Folorunsho pulisce le giocate, Crisetig tiene in mano la regia e Di Chiara prende coraggio e spinge maggiormente sulla sinistra. Al 61’, uno splendido tacco di Menez libera Cortinovis che, al volo, restituisce al francese che però viene fermato all’ingresso in area. Poi, Loiacono chiede il cambio e mister Stellone cambia abito alla squadra, buttando nella mischia Bellomo. Il tema tattico cambia subito e si vede. I padroni di casa aumentano i giri e schiacciano il Benevento nella propria trequarti.
Al 72’, grande triangolazione Di Chiara-Cortinovis-Di Chiara con il pallone che, dalla linea di fondo, viene messo a centro area senza però trovare una maglia amaranto pronta a ribadire in rete. Al 74’, i neoentrati Bellomo e Lombardi confezionano la palla gol più nitida per la Reggina con Paleari che si supera sul tuffo di testa dell’ex laziale. Un minuto dopo ci prova anche Bellomo, ma per l’estremo sannita questa volta è semplice controllare il pallone. Nel momento migliore dei padroni di casa, arriva la doccia fredda: al 78’, su un cross di Tello, proveniente da sinistra, Forte devia quanto basta per mettere ancora fuori causa Turati. 2-0 e partita praticamente chiusa. I minuti finali, servono per annotare ben 4 ammonizioni, un’occasione fallita da Tello in contropiede e, al 96’, Moncini che al secondo tentativo, dopo una goffa respinta di Turati, segna la rete che fissa il finale sul 3-0 per gli ospiti.