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Lamezia Terme: progetto contro dispersione scolastica diventa tesi di laurea

Una tesi specialistica su povertà educativa di una studentessa all'Unical, l'esperienza di "R-Edu: Rete Educativa", rivolto a stranieri

di Sebastiano Plutino

E’ diventata una tesi specialistica sperimentale sulla povertà educativa di una studentessa all’Unical, l’esperienza di “R-Edu: Rete Educativa”, un progetto di Open Space Aps, co-finanziato dalla Regione Calabria e dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali a valere sui fondi Adp 2019-2021.

Si tratta di un progetto che mira a ridurre la dispersione scolastica e la povertà educativa sul territorio di Lamezia Terme e suo comprensorio.
R-Edu si rivolge a stranieri di ogni età fornendo lezioni di alfabetizzazione, a studenti di ogni ordine e grado anche con disturbi dell’apprendimento mediante doposcuola gestiti da specialisti, a famiglie bisognose mediante l’erogazione di voucher per l’acquisto dei libri di testo, a studenti e cittadini tutti con difficoltà di tipo relazionale mediante lo sportello d’ascolto psicologico per prevenire il fenomeno Hikikomori che significa letteralmente “stare in disparte” ed è usato in gergo per indicare coloro che decidono di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi.
Il successo dell’iniziativa in questi primi dieci mesi di percorso è stato “palpabile”.

Tutte le attività sono gratuite e ad oggi R-Edu, ha contribuito con 8.000 euro, all’acquisto dei libri di testo per famiglie bisognose, con decine di volontari, con competenze certificate, che hanno sposato la causa e hanno deciso di collaborare attivamente alle attività di progetto.
Il successo ed i risultati ottenuti sono diventati motivo di interesse, per una tesi di laurea della ormai dottoressa magistrale Clarissa Cerra, assistente sociale specialista che ha conosciuto il progetto e ha voluto strutturare la sua tesi specialistica sperimentale sulla povertà educativa prendendo proprio in esame il progetto R-Edu e la sua incidenza sul territorio.
Nella tesi, Cerra -che ha ottenuto 110 e lode – ha strutturato il percorso incentrandosi anche su interviste a Elisa Marsico, responsabile progetto R-Edu, e a Rosetta Gamberani, in qualità di responsabile dei bisogni educativi dell’ I.C. Ardito Don Bosco, istituto che collabora attivamente con il progetto.

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