Una Reggina forse troppo tranquilla esce sconfitta anche dal Del Duca di Ascoli. 2-0 il risultato finale per i bianconeri che fanno loro l’intera posta in palio nel secondo tempo, grazie all’uno-due firmato Caligara-Bidaoui tra il 10’ e il 20’.
Il risultato era più importante per l’Ascoli, in piena lotta playoff, con gli amaranto che invece, in attesa della penalizzazione per ritardo nei pagamenti Irpef, a quota 44 e con 15 punti di vantaggio sulla quintultima (Alessandria) a 4 partite dal termine, non hannopiù nulla da chiedere al campionato.
Stellone fa come al solito molti cambi e schiera a sorpresa Bellomo sulla sinistra e, in difesa, il trio Aya, Cionek e Stavropoulos. In avanti, accanto a Menez, è Montalto a ritrovare una maglia da titolare.
La partita è brutta con i padroni di casa contratti e gli ospiti con poca voglia di offendere. Per buona parte della prima frazione, si gioca più a calci che a calcio, con ben sei ammonizioni comminate dall’arbitro Di Martino, quattro per gli ospiti, due per i bianconeri(alla fine, in totale saranno dieci).
La prima emozione, se così può essere definita, è un tiro cross di Giraudo, spinto in angolo da Leali al 12’. La gara non decolla e il tempo partita è davvero basso, tanti sono i falli commessi.
Al 22’ si fa vedere l’Ascoli con una conclusione di Buchel, bloccata facilmente da Turati. La partita sembra finalmente accendersi. Un minuto più tardi, infatti, su corner di Bellomo, Folorunsho anticipa tutti e coglie il palo a Leali ormai battuto. I ragazzi di Sottil reagiscono subito e, ancora sugli sviluppi di un angolo, è Caligara a sfiorare la rete da fuori area.
È un fuoco di paglia. La gara torna a viaggiare sui vecchi binari, ovvero quelli dei continui falli e della sterilità dei due reparti avanzati. In questo andamento, la Reggina appare meglio organizzata, forse con meno pressione addosso, ma non sfrutta due lampi di Menez che prova a mandare in porta i compagni, poco inclini ad assecondarne le idee.
Nel finale di tempo, l’Ascoli sembra trovare il bandolo della matassa e si rende pericoloso. Al 44’, un pallone perso da Folorunsho, consente a Bidaoui di mettere in mezzo per Dionisi che di testa, da pochi passi, manda alto. In pieno recupero, poi, ancora Bidaoui semina il panico nella difesa amaranto e calcia in porta, Turati respinge sui piedi di Salvi che viene anticipato da Stavropoulos. Sul conseguente corner, Collocolo di testa sfrutta l’uscita a vuoto di Turati, ma spedisce a lato.
Nella ripresa, Sottil manda subito in campo Saric per Collocolo e i marchigiani sembrano cambiare marcia. Ad appena 40” dall’inizio, ancora Bidaoui impegna Turati. L’Ascoli prende in mano il pallino del gioco e mette sotto assedio la Reggina. Ci provano Dionisi, fermato da Aya (apparso davvero impacciato) e poi Botteghin che, dal centro dell’area, calcia debolmente. È il preludio al gol che arriva al 55’ con un poderoso diagonale di Caligara che bacia il palo e si infila alle spalle dell’incolpevole Turati.
Il Del Duca esplode e l’Ascoli prende d’assedio l’area ospite. Gli amaranto sembrano degli sparring partner, incapaci di abbozzare una qualsivoglia reazione. Stellone prova a scuotere i suoi inserendo Rivas, Lombardi e Kupisz per gli evanescenti Montalto, Bellomo (i due ex-baresi tra i peggiori in campo) e Giraudo.
Al 64’ ci prova anche Buchel con Turati che alza in corner. La Reggina sparisce dal campo, quasi consegnata al furore ascolano e così, al 66’, Bidauoi firma il meritato 2-0 dopo un pregevole slalom. Partita virtualmente chiusa, ma l’Ascoli non si ferma e sfiora ancora la rete con una doppia occasione Saric-Dionisi, con Turati che respinge miracolosamente la conclusione ravvicinata dell’attaccante ex-Frosinone.
Stellone mette dentro anche Cortinovis e Tumminello per Menez e Aya, ma la Reggina non ha la forza e forse la voglia di reagire. L’unico lampo amaranto arriva nel finale: al 92’, un triangolo lungo Cortinovis-Kupisz, porta il giovane bergamasco al tiro, ma ancora una volta è il palo a negare il gol agli amaranto.
Finisce così 2-0, con l’Ascoli che torna al 7° posto in classifica, con sei punti di vantaggio sul Perugia, nono, da difendere nelle ultime quattro gare per potersi giocare i playoff da outsider. La Reggina, invece, dovrà provare a chiudere il campionato con dignità: bene la salvezza raggiunta, ma si può e si deve giocare meglio di così. Pali a parte, infatti, Leali non è mai stato impegnato. Le statistiche dicono: 21 tiri dell’Ascoli (8 in porta) contro sei (nessuno in porta) della Reggina. Gli amaranto si confermano, così, il secondo peggior attacco dell’intera serie B. Non proprio un record di cui andare fieri.