Qualora non rientrasse in una mera operazione propagandistica in vista delle elezioni europee, l’organizzazione del G7 sul commercio che il ministro Tajani ha annunciato si terrà il prossimo Luglio in Calabria può essere un’occasione storica ed importante per il settore.
Il settore del Commercio in Calabria non ha le stesse caratteristiche che nel resto del Paese, perché manca una classe imprenditoriale vera e propria e la distruzione dei grandi gruppi e marchi è spesso spezzettata in franchising.
Un settore frammentato che offre lavoro precario e frammentato con ampia diffusione di deregulation e illegalità nella mancata applicazione dei Contatti Nazionali.
Un settore che in Calabria è regolato da una legge risalente al Millennio scorso e sulla quale le Categorie sindacali hanno chiesto più volte di confrontarsi con la Giunta Regionale.
Un settore che assieme a quello del Turismo è in mobilitazione per chiedere il rinnovo dei 15 Contratti Collettivi Nazionali scaduti e per i quali al fine di sbloccare le trattative le lavoratrici ed i lavoratori sciopereranno per l’intera giornata del 22 dicembre.
Auspichiamo che a partire dalla Giunta regionale non si perda l’occasione di riformare il settore costruendo un confronto di merito con le Organizzazioni Sindacali e datoriali in vista dell’annunciato G7 sul tema del Commercio e sul futuro di un settore che interessa la vita di migliaia di lavoratori e lavoratrici calabresi.