Multa da diecimila euro e l’obbligo di disputare una gara casalinga con i settori destinati ai tifosi locali denominati curva nord e curva sud privi di spettatori e la gara casalinga successiva con il settore destinato ai tifosi locali denominato curva nord privo di spettatori. È questa la punizione del giudice Sportivo della Lega Pro, Stefano Palazzi, dopo quanto accaduto nel corso del match tra Foggia e Catanzaro con la tentata aggressione ai danni di Pietro Iemmello da parte di alcuni soggetti entrati sul terreno di gioco. Il Giudice sportivo attraverso una nota riconosce che i tifosi del Foggia hanno posto in essere fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e fatti violenti, integranti pericolo per l’incolumità pubblica, e hanno intonato cori ed esposto striscioni oltraggiosi nei confronti di un calciatore della squadra avversaria e delle istituzioni calcistiche e di loro rappresentanti. Riconoscendo inoltre al club foggiano di aver collaborato con le Forze dell’Ordine per far cessare i comportamenti tenuti dai propri sostenitori, con una condotta molto fattiva che merita di essere valutata in modo prevalente rispetto alle altre circostanze di segno negativo.
Giulia Gorietti, moglie di Iemmello, attraverso un post pubblicato sul proprio profilo Instagram si è lasciata andare ad un lungo sfogo.
Per me è fallimento dei valori che il calcio e lo sport devono trasmettere. Mia figlia ieri guardava il papà giocare e ha dovuto assistere ad uno spettacolo che ha tutto tranne che di sport e dei valori che il calcio trasmette e deve trasmettere ai giovani. Poi ci chiediamo perchè il calcio in UK è più sicuro. Perchè è impensabile quello che è successo ieri, minacce di morte e tagli di gola mimati in diretta tv. Davanti a dei bambini che guardano la loro squadra. Non parlo mai di calcio ma dopo ieri condanno fortemente il club del Foggia che non sa gestire la sua tifoseria e le partite che avvengono nel proprio stadio. Inutile che si dissociano nelle interviste, lo dimostrino con i fatti.