Torna l’appuntamento degli “Avvisi ai naviganti”, organizzato dal Circolo Culturale “L’Agorà”, contenitore informativo, tradotto in video, recanti comunicati, notizie e momenti di riflessione a cura del Circolo Culturale “L’Agorà”. Tale nuovo percorso divulgativo trasformerà in immagini in movimento, video, gli argomenti trattati dal sodalizio culturale reggino, riprendendo così in modo dinamico le attività e le proposte del Circolo Culturale “L’Agorà”. Il nuovo appuntamento ha come tema “Quale memoria per quei reggini inghiottiti nelle foibe?”. Ogni 10 febbraio viene commemorato il ricordo di quelle migliaia di istriani e triestini, italiani ma anche slavi, antifascisti e fascisti che vennero giustiziati e gettati nelle cavità rocciose dell’altopiano del Carso, tristemente conosciute come Foìbe. La Giornata del Ricordo commemora anche l’esodo giuliano-dalmata ed il dramma umano e sociale scaturito da quelle tristi vicende. A tal riguardo sono state catalogate circa 1700 aree, ma il numero di quei morti non è quantificabile, secondo alcune stime esso supererebbe le dieci mila unità. Tra le vittime innocenti figurano anche diversi reggini, sia essi civili che militari. In pochi fecero ritorno, tra i civili risulterebbe il Signor Severino Quartuccio.
Di altri civili e militari non si hanno tracce, come il Signor Michele Lubrano. Tra gli scomparsi prima del primo maggio del 1945 si ricorda Giacomo Spezzano, di Reggio Calabria, guardia di pubblica sicurezza, scomparso da Gorizia il 10 settembre 1944. L’agente di pubblica sicurezza Giuseppe Crea nato a Motta San Giovanni (Reggio Calabria) , il caporale dei bersaglieri Antonio Mùràca di Reggio Calabria ucciso a Tolmino (Slovenia). Il sergente e telefonista del Genio militare Giuseppe Candiloro Benedetto, nato a Montebello Ionico (Reggio Calabria). Questi alcuni dei nomi presenti nei registri, mentre per altri nostri concittadini non si hanno tracce, ne risultano presenti iscritti in tali tristi elenchi. Forse sarebbe opportuno, doveroso, chein riva allo Stretto, istituzioni, comitati, si ricordassero anche di loro nella giornata del ricordo, quello riportata sul calendario istituzionale del 10 febbraio. Tanto dovevamo per fatto di onestà nei confronti di tutti i reggini caduti, ripetesi, solo per la loro diversità storico-politica. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da sabato 10 febbraio.