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Isca sullo Ionio: incidente mortale per il 31enne, difensore del San Luca, Marco Pezzati. Falcomatà chiede risposte subito

Falcomatà "Servono delle risposte subito. Non è più possibile ascoltare, a giorni alterni, conta delle vittime di incidenti sulla SS 106"

di Sebastiano Plutino

Marco Pezzati, 31 anni, difensore in forza al San Luca Calcio, è morto la scorsa notte in un incidente stradale sulla statale 106, a Isca Sullo Ionio. Il giovane, in passato, ha militato nella Sangiovannese, squadra toscana che ha partecipato anche ai tornei di serie C.

Per cause ancora in corso di accertamento, l’auto sulla quale l’uomo viaggiava è uscita di strada ribaltandosi.Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Soverato che hanno provveduto ad estrarre la vittima dalle lamiere. Gli accertamenti sulla dinamica sono condotti dai carabinieri.
È Marco Pezzati, di 31 anni, l’uomo deceduto la scorsa notte in un incidente stradale a Isca sullo Jonio in provincia di Catanzaro. Il 31enne era di origini toscane e giocava in Calabria nella Asd San Luca 1961 in serie D.

Morte del calciatore Marco Pezzati, il sindaco Falcomatà: «Servono delle risposte subito. Non è più possibile ascoltare a giorni alterni la conta delle vittime di incidenti sulla statale 106»

«In queste ore dolorose e drammatiche, il mio pensiero e l’abbraccio dell’intera Città metropolitana va alla squadra Asd San Luca e alla comunità tutta di San Luca per la scomparsa del difensore Marco Pezzati, avvenuta stanotte, nell’ennesimo incidente verificatosi sulla statale 106». È quanto scrive in una nota il sindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà esprimendo il suo cordoglio per la morte del calciatore appena trentunenne della squadra giallo-rossa, nei pressi di Isca sullo Ionio, in provincia di Catanzaro, sull’arteria viaria SS106, nota da lungo tempo come “la strada della morte”.

«Servono delle risposte subito: non è più possibile ascoltare a giorni alterni la conta delle vittime di incidenti sulla statale 106. La Calabria non può più piangere queste morti che potrebbero essere evitate – ha aggiunto il primo cittadino in questi giorni a Bianco e poi a Locri, nel corteo coi sindacati e gli amministratori dei Comuni locridei per la difesa e il rilancio della Strada, abbiamo chiesto un’assunzione di responsabilità da parte della Regione e dell’Anas. Una voce, la nostra, condivisa da diverse province calabresi che adesso dovrà essere ascoltata per intervenire in maniera decisa con l’ammodernamento totale e la messa in sicurezza di un’arteria stradale tanto pericolosa quanto importante per il nostro territorio».

«La speranza è che questo ennesimo sacrificio su un’arteria, noto teatro di tante assurde tragedie, non passi invano spingendoci, sempre più, a riflettere sull’importanza della vita», ha concluso il sindaco Falcomatà.

 

 

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