Il futuro delle nostre comunità è inscindibilmente legato all’emancipazione delle donne. Tuttavia, la strada verso una parità effettiva tra uomo e donna ritengo sia ancora lunga e lontana dal potersi definire interamente percorsa.
Non appaia fuori luogo discutere, ancora oggi, di misoginia e discriminazione femminile, in un tempo in cui stereotipi e pregiudizi continuano a determinare, purtroppo, la condizione generale della donna.
L’impegno al quale siamo chiamati, soprattutto nella qualità di rappresentanti delle istituzioni, è quello di rimuovere gli ostacoli culturali e politici che si frappongono al raggiungimento di una condizione di libertà che sia eguale e senza alcuna distinzione di genere, non solo nella sua formulazione teorica ma anche nell’effettività.
Le donne, del resto, non sono soltanto una componente imprescindibile della nostra società. Rappresentano un valore aggiunto che si concretizza nelle virtù che da sempre ho apprezzato maggiormente: sensibilità, intelligenza e indipendenza.
Nella giornata internazionale della donna, desidero invitare tutti i reggini ad una riflessione che diventi anche monito: i diritti delle donne, in tutte le loro declinazioni, non possono in alcun modo essere considerati concessioni né privilegi da rincorrere. I diritti, una volta riconosciuti dalla legge, sono tali per tutti a prescindere dal genere di appartenenza. Di certo, proprio in virtù di quel percorso di parità effettiva tra uomo e donna non ancora completato, ritengo che l’occasione odierna debba essere uno stimolo in più per riflettere sulla necessità di garantire a tutte le donne le condizioni necessarie ad una piena realizzazione personale, professionale e sociale.
Auguri alle nostre donne per la loro forza e il loro coraggio.