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Reggio: indignazione della Senatrice Minasi per la chiusura del Centro Sociale a Sbarre

Dopo la richiesta di convocazione in Commissione del Consigliere Cardia. la forte indignazione della Senatrice sulla chiusura

di Sebastiano Plutino
Dopo la richiesta di convocazione in commissione Politiche Sociali dei rappresentanti del Centro Sociale di Via Graziella, sfrattati senza preavviso, prevista per lunedì, del Consigliere Comunale reggino, Mario Cardia,  il duro comunicato indignato della Senatrice leghista Tilde Minasi:

«E’ con grande sgomento che apprendo la notizia della inopinata chiusura del Centro Sociale di Via Graziella a Reggio. Conosco bene quel Centro, per anni ho avuto l’onore di prendere parte alle sue attività e ho potuto toccare con mano il prezioso lavoro che viene portato avanti per gli anziani. 

Ecco perché quel Centro non è da considerarsi solo un edificio, ma cuore pulsante della comunità locale, un luogo di valore inestimabile per la socializzazione e il supporto agli anziani che vi partecipano attivamente. La scelta dell’Amministrazione Comunale è inaccettabile».

Inizia così una nota accorata della Senatrice della Lega, Tilde Minasi, che commenta la chiusura del Centro Sociale di via Graziella a Reggio Calabria. 

«La decisione di chiuderlo senza nemmeno concedere, a chi lo frequentava e forniva la propria attività, la possibilità di recuperare le proprie cose dice la Senatrice è un’offesa anche alla dignità umana. Queste persone non sono meri oggetti da spostare, ma individui, a cui si deve rispetto e considerazione.

I lavori programmati per il piano superiorecontinua Minasi avrebbero potuto essere gestiti con accorgimenti diversi, per consentire la compresenza degli anziani durante il periodo di ristrutturazione.

Inoltre, non è stato fornito loro alcun piano alternativo per garantire un posto dove poter proseguire le attività e incontrarsi, né i loro appelli sono stati raccolti dal Comune. È inconcepibile che, dopo vent’anni di dedizione e partecipazione attiva, questi anziani vengano trattati con tale disprezzo e indifferenza.

Chiedo, quindi, con forza prosegue la Senatrice – che venga ripristinata la piena operatività del Centro Sociale e che vengano prese tutte le misure necessarie per garantire agli anziani il diritto di continuare a usufruire dei servizi che il centro offre. 

Il loro benessere deve essere la nostra priorità assoluta, esattamente come lo è sempre stata per me, nel mio impegno come Assessore, prima comunale e poi regionale, alle Politiche sociali.

Quindi non solo mi unisco alla loro protesta – conclude – ma farò tutto ciò che è nelle mie possibilità perché la situazione sia risolta nellimmediato».

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