Si è aperto e si è chiuso nel ricordo di Pasquale Vazzana, detto l’Imperatore, storico custode del PalaCalafiore scomparso poche ore prima, l’incontro tra la Pallacanestro Viola Reggio Calabria e la Virtus Arechi Salerno. Grande l’emozione percepita al palazzetto, con tanto di striscione dedicato a Vazzana offerto da Progetto 5, durante il messaggio prima della palla a due e il minuto di silenzio.
Poi è stato basket. Basket di grinta, di voglia di superarsi e non mollare mai. L’emblema della squadra neroarancio è Yande Fall, che durante la partita, chiede al pubblico presente, con gesti plateali, di rendere il PalaCalafiore una bolgia.
Sì, perché Salerno è tutt’altro che un avversario malleabile. Nei primi due quarti, le difese hanno la meglio, con percentuali realizzative e punteggi bassi. È un continuo gomito a gomito, ma entrambi i tempi vengono vinti dagli ospiti (15-16 e poi 26-29).
Serve un cambio di passo dopo l’intervallo lungo e la Viola prova subito a farsi capire impattando sul 31-31 grazie ad una bomba di Duranti, ma da quel momento in poi è Salerno a salire in cattedra: Rinaldi e Coltro piazzano tre triple, Valentini va a segno dall’area e in meno di tre minuti, gli ospiti volano sul 31-42. Sembra il break decisivo, anche perché la Viola fatica a trovare il canestro e buone transizioni. A cambiare l’inerzia della sfida è Federico Ingrosso. Lui che, poco prima, aveva perso un pallone e fallito un canestro dall’area, realizza due bombe di fila riportando i suoi sul -5 e riaccendendo l’entusiasmo dei tifosi. Bonaccorso riporta Salerno a +7 ma prima una bomba di Duranti e poi il canestro più un libero di Fall, riportano la sfida in equilibrio (43-44).
Alcune decisioni arbitrali finiscono nel mirino dei tifosi e di un nervoso Duranti che, alla fine, si prende anche un tecnico, finendo in panchina con 4 falli.
A questo punto, entra in scena Kekovic. Il cestista montenegrino, fino a quel momento con soli 4 punti a referto, si prende la squadra sulle spalle realizzandone 10 in pochi minuti. La Viola si ritrova sul 58-53 a poco meno di 4 minuti dal termine. Salerno prova a rientrare con una bomba di Mennella (58-56) a cui risponde il solito Ingrosso con un’altra tripla (a fine partita, per lui un incredibile 6/8 dall’arco). A 1’46”, due liberi di Coltro e il canestro di Rinaldi riportano la Virtus sul 61-60. Il PalaCalafiore trema e vede le streghe. A risvegliare tutti dall’incubo ci pensa ancora lui, Federico Ingrosso, man of the match, che piazza l’ultima bomba di giornata. A blindare la vittoria, il solito tiro libero di Amar Balic.
Finisce 65-61 con la Viola che mette un piede nei playoff. La sentenza inappellabile arriverà domenica prossima, con i neroarancio impegnati a Taranto, in una sfida da dentro o fuori.
Prima del rientro negli spogliatoi, la squadra si unisce nel ricordo di Pasquale Vazzana: “C’è solo un Imperatore”.