Palazzo Ducale ha ospitato l’ultimo evento di “Genova incontra la Calabria”, la due giorni di appuntamenti letterari che venerdì e sabato hanno animato il capoluogo ligure nell‘imminente passaggio di consegne tra Genova e il Comune di Taurianova, in provincia di Reggio Calabria come Capitale Italiana del Libro.
Il passaggio di testimone tra Genova e Taurianova avverrà ufficialmente l’11 maggio presso il Salone del Libro di Torino, a cavallo tra la conferenza stampa di presentazione del progetto di Taurianova Capitale del Libro (il 2 maggio) e l’inaugurazione ufficiale della rassegna il 16 maggio, con la riapertura della biblioteca comunale ‘A.
Renda’ e l’avvio della rassegna ‘Taurianova Legge’.
Organizzato dal Comune di Genova e dall’Associazione Culturale Oltre Confine, con la direzione artistica di Show Eventi, e la partecipazione del Comune di Taurianova e della Regione Calabria, l’evento “Genova incontra la Calabria” ha unito per due giorni Genova e Taurianova in un interscambio di suggestioni culturali e letterarie. “Abbiamo abbracciato il ruolo di Capitale del Libro con fervore e impegno, promuovendo la lettura, l’arte e la creatività in tutte le sue forme – ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci – Abbiamo accolto autori, poeti, editori e appassionati di libri, creando un’atmosfera vibrante e stimolante che ha arricchito la vita culturale della nostra città. Ma come ogni grande storia, anche questa ha un capitolo finale. Con orgoglio e speranza, passiamo il testimone a Taurianova, città che accoglierà con lo stesso calore e la stessa passione il titolo di Capitale del Libro” “È stato un fine settimana emozionante: Genova come Capitale Italiana del Libro uscente ci ha riservato una meravigliosa accoglienza. Una festa che è riuscita a farsi racconto della nostra piccola cittadina e della Calabria – commenta il sindaco di Taurianova Rocco Biasi – Testimonianza di come nel cuore del Sud e in un piccolo centro questo riconoscimento sia occasione preziosa non solo per la rinascita del territorio e delle comunità locali, ma il punto di partenza per un cambiamento collettivo volto a valorizzare il vasto patrimonio culturale della Calabria, materiale e immateriale”.