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Ponte sullo Stretto: 5000 No Ponte sfilano in corteo per le strade di Villa contro la costruzione della Grande Opera

Partecipato corteo di protesta, sabato, a Villa S.G, contro la costruzione della Grande Opera, in presenza di numerosi Movimenti ed Autorità

di Sebastiano Plutino

Si calcola siano 5000 le persone che lo scorso sabato si sono radunate a Piazza Valsesia, a Villa San Giovanni, in occasione del corteo di protesta contro la costruzione del Ponte sullo Stretto. Non solo cittadini del luogo, ma anche movimenti, partiti e associazioni che sostengono le cause del no al progetto. Presente anche una buona rappresentanza politica, tra cui Angelo Bonelli, leder dei Verdi, Sandro Ruotolo, ex europrlamentare, Mimmo Lucano ex sindaco di riace, l’amministrazione comunale di villa san giovanni e diversi avventori anche da Messina.
La carovana ha attraversato le vie principali di Villa San Giovanni fino alla Chiesa di Cannitello, dopo avere attraversato proprio il lungomare, il quartiere interessato dal progetto. Il corteo rumoroso e colorato è stato accolto ed acclamato dai cittadini di Villa San Giovanni con tante bandiere, striscioni e cartelloni. Su balconi e le ringhiere di molte abitazioni sono apparsi cartelli “No ponte”, “Difendiamo lo Stretto” mentre il serpentone di gente ha sfilato accompagnato da un discreto presidio di Forze dell’ordine.

Molti gli slogan urlati:Lo dice il pescespada, lo dice il capodoglio, il ponte sullo Stretto non lo voglio”, e ancora “Calabria e Sicilia unite nella lotta. Lo stretto di Messina non si tocca”.

Giornata di Mobilitazione chiusa con gli interventi sul palco di esponenti politici e rappresentanti delle associazioni. Non solo per ringraziare tutti i presenti che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione, ma soprattutto per ribadire le ragioni che il rappresentante del “Comitato No ponte Sicilia” ha definito quelle di una “lotta intergenerazionale che parla di un territorio e di una prospettiva. Quello di un tratto di mare unico al mondo, narrato e citato fin dall’antichità, dove i vecchi pescatori, alla prospettiva della costruzione del ponte, rispondevano: ‘la strada c’è già, ed è il mare'”. “Tutto viene ricondotto alla realizzazione di due piloni – ha sottolineato un volontario del Wwf – dimenticando i costi enormi che questo territorio pagherà in termini umani ed ambientali”. “Chi abita questi territori – ha aggiunto uno dei manifestanti sa bene di cosa c’è bisogno. E non è casuale che da una parte e dall’altra dello Stretto, i problemi siano gli stessi. Non siamo contrari allo sviluppo, ma sappiamo bene che l’alternativa al ponte esiste”.

Per l’ex parlamentare e giornalista Sandro Ruotolo, oggi candidato nella lista Pd alle europee “i cittadini normali, cioè la gente che vive queste terre non accetta questo atto di violenza perché poi conosciamo bene che sotto al progetto c’è solo il fatto che sono stati spesi tre miliardi e mezzo di euro. A Villa San Giovanni si sta consumando uno dei passaggi più opachi di questa Repubblica

 

 

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