La Città Metropolitana ha partecipato, ieri, ad una giornata di studio inerenti alla prevenzione delle infiltrazioni mafiose all’interno degli enti locali, indetta dal Comune di Polistena e patrocinata da Avviso Pubblico, Associazione dei Comuni Città degli Ulivi, Associazione dei Comuni della Locride ed Associazione dei Comuni dell’Area dello Stretto.
L’incontro si è tenuto presso il Salone delle Feste del municipio polistenese, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha quindi portato il proprio contributo durante i lavori, moderati dal segretario generale di Palazzo Alvaro, Umberto Nucara, ed al quale sono intervenuti, fra gli altri, Michele Tripodi, sindaco di Polistena, i prefetti di Vibo Valentia e Reggio Calabria, Paolo Giovanni Grieco e Clara Vaccaro, Nico D’Ascola, ordinario di Diritto Penale presso l’Università “Mediterranea”, e Francesco Zito per il Ministero dell’Interno.
La relazione del sindaco metropolitana Falcomatà si è concentrata sul lavoro portato avantid all’ Anci, anche quale responsabile per il Mezzogiorno, rispetto ad un tema di grande rilevanza e attualità.
Incontro incentrato, dunque, sull’opportunità di revisione dell’articolo 143 del Tuel, relativo alla legge sugli scioglimenti dei Comuni, da ricondurre all’estrema ratio della legge stessa consentendo, da un lato, la salvaguardia delle amministrazioni pubbliche dalle insidie della criminalità e, dall’altro, evitare quella che viene percepita, soprattutto dalle comunità, come una temporanea sospensione democrazia.Tra gli obiettivi della riforma, proposti da Falcomatà, una maggiore attenzione più specifica sulla parte gestionale, ed una verifica più puntuale rispetto ai risultati prodotti dal periodo di commissariamento, se effettivamente ha contribuito a perseguire il ripristino della legalità e della democrazia nel Comune interessato.