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Catanzaro: svolto il convegno del Professor Ludovico Montebianco Abenavoli

Realizzato un convegno del Professor Ludovico Montebianco Abenavoli svolto all’Università “Magna Graecia” di Catanzaro

di Filippo Francesco Idone

L’analisi degli aspetti relativi allo screening del cancro del colon-retto nella popolazione generale e le nuove frontiere diagnostiche, anche attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale, sono alcuni degli argomenti al centro dell’importante evento scientifico sul tema “Screening del Cancro Colon-Retto: Nuovi Scenari per una Prevenzione Efficace”, che si è svolto venerdì 31 maggio nell’Auditorium del Campus “Salvatore Venuta”, all’Università “Magna Graecia” di Catanzaro. Il convegno – organizzato nell’ambito delle attività della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Digerente, è stato curato dal Professor Ludovico Montebianco Abenavoli, responsabile scientifico dell’evento – ha visto la partecipazione di esperti a livello nazionale. Tra i saluti istituzionali, prima dell’avvio dei lavori, quello del magnifico rettore dell’Università Magna Graecia, Professor Giovanni Cuda.

“Il tumore del colon-retto è un’emergenza nel periodo post-pandemico. È il primo tumore a livello mondiale con un’elevata incidenza e prevalenza. In Italia, ogni anno, vengono diagnosticate 50.000 nuovi casi, con un rapporto di 1:1 tra uomini e donne – ha spiegato il Professor Montebianco Abenavoli -. In Calabria, 270.000 persone dovrebbero essere screenate per il cancro al colon-retto, per familiarità e per età. Tuttavia, solo il 6% di questa popolazione ha effettivamente effettuato lo screening”. La prevenzione è essenziale non solo per una corretta diagnosi, ma anche per un eventuale trattamento tempestivo ed efficace. “Se la diagnosi e il trattamento sono precoci, le possibilità di sopravvivenza aumentano notevolmente. È quindi fondamentale promuovere e incentivare lo screening, che in prima battuta consiste in un semplice esame delle feci per la ricerca del sangue occulto – ha detto ancora il Professor Montebianco Abenavoli – Per raggiungere questi obiettivi, è necessario un piano ben strutturato. Occorre un’organizzazione efficace, una cabina di regia e un progetto che, partendo dalla regione, coinvolga i centri dedicati allo screening. Il test per il sangue occulto fecale è semplice, non invasivo e di facile esecuzione. In caso di positività, consente di proseguire con l’iter diagnostico”.

“Procedere in questa direzione è quindi di fondamentale importanza per migliorare la prevenzione e la gestione del tumore del colon-retto”, ha concluso il Professor Ludovico Montebianco Abenavoli. L’evento ha avuto il patrocinio della Scuola di Medicina e del Dipartimento Scienze della Salute dell’Università “Magna Graecia” dell’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Catanzaro, della SIGE – Società italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva, oltre che della Regione Calabria, del Comune di Catanzaro e della Provincia di Catanzaro. La segreteria organizzativa è stata dell’Agenzia Present&Future.

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