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Calabria, Saccomanno tuona: “Da tempo affermiamo che il sistema giudiziario non funziona”

Giacomo Francesco Saccomanno, Commissario Regionale della Lega Calabria, ha parlato del sistema giudiziario

di Filippo Francesco Idone

“Un argomento così importante non può essere trattato in modo superficiale, ignorando le gravissime conseguenze che subiscono cittadini e imprese. Da tempo affermiamo che il sistema giudiziario non funziona e che deve essere assolutamente rivisto e riformato. Il problema principale, però, non sembra essere solo la separazione delle carriere, che è uno dei punti che deve essere approvato. Il vero problema è quello delle indagini spesso superficiali che mettono alla gogna mediatica il “mostro”, distruggendolo personalmente e professionalmente, rovinando le famiglie, creando disoccupazione e disvalori. Poi, dopo anni di detenzione e processi, si arriva, magicamente, a delle sentenze di assoluzione. Ma, intanto, i danni sono stati arrecati, spesso irrimediabilmente e irreparabilmente!”

“Sicuramente qualcosa non funziona ed è questo che deve preoccupare il legislatore e i vari ministeri interessati. Non si tratta più di un caso isolato che, pur non dovendo accadere, può essere tollerato. Ora il problema si sta allargando e sembra che ci sia una sorta di “persecuzione”, specialmente nei confronti delle persone che hanno poco a che vedere con il sistema criminale. Errori ci possono anche stare, ma che questi diventino quotidiani e rappresentino una percentuale rilevante, non è accettabile. Qualcosa va fatta e i magistrati non si possono nascondere dietro una presunta autonomia e indipendenza. Questa deve esistere, ma non può distruggere persone innocenti, aziende, professioni e famiglie.  È fondamentale che chi conduce le indagini e chi deve decidere siano effettivamente esperti, formati e, comunque, molto prudenti. È vero che il sistema mafioso si è radicato pesantemente nel territorio e nelle istituzioni, infiltrandosi ovunque, ma questo non significa che degli indizi, che poi non si possono provare concretamente, possano e debbano distruggere i poveri malcapitati. E poi i processi non possono durare anni per poi vedere emettere una sentenza assolutoria! Il sistema non funziona e deve essere in qualche modo rivisto. E, ripeto, la magistratura deve partecipare direttamente a questo processo di revisione non per difendere se stessa, ma per collaborare e condividere i percorsi e i provvedimenti per eliminare le storture esistenti. È incomprensibile la posizione di contrasto alle riforme, senza una riflessione interna e una verifica serena delle cose che non funzionano. Non è concepibile che di fronte a situazioni così gravi si possa solo blaterare e non, invece, sedersi attorno a un tavolo e cercare, con umiltà e serenità, delle soluzioni condivise. Una tale condotta incomprensibile non solo non porta a nulla, ma crea quella situazione di “muro contro muro” che blocca interventi seri e concreti nell’interesse esclusivo dei cittadini e del corretto funzionamento del sistema giudiziario”.

“È certo, però, che non si può assistere a situazioni come quelle degli imprenditori Francescantonio ed Emanuele Stillitani, che dopo anni di carcere, sequestro delle aziende e perdita di immagine, vengono assolti in primo grado! Chi pagherà a queste persone, alla famiglia, ai dipendenti i danni morali ed economici subiti? E, comunque, il dolore, l’amarezza, le sofferenze, non avranno mai un prezzo. Solidarietà e vicinanza ai fratelli Stillitani e a tutti coloro che subiscono processi di questo tipo. Rivolgiamo un appello al nostro legislatore affinché, con la partecipazione e condivisione di tutti i protagonisti del processo, si possano trovare soluzioni concrete e reali. Senza una giustizia giusta, uno Stato non può considerarsi civile e democratico”. Lo dichiara Giacomo Francesco Saccomanno, Commissario Regionale della Lega Calabria.

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