Con l’approvazione definitiva del Ddl Calderoli sull’autonomia differenziata, meglio conosciuta come “Spacca-Italia” o “secessione dei ricchi”, si mira alla definitiva istituzionalizzazione dell’annosa questione meridionale, ossia alla costituzionalizzazione della condizione subalterna del Sud come colonia estrattiva interna del sistema-Nord. Va ribadito ancora una volta con forza il NO senza se e senza ma al regionalismo estrattivo e discriminatorio, che non solo renderà definitiva la marginalizzazione, la pauperizzazione e la conseguente desertificazione demografica, già in corso, del Meridione, ma frantumerà anche l’intero Paese, favorendo l’accelerazione delle politiche di privatizzazione attuate nel corso degli ultimi decenni in nome del dogma supremo del pensiero unico liberista: la centralità del mercato.
Le uniche strade per impedire la divisione della Repubblica una e indivisibile, sono i ricorsi alla Corte Costituzionale da parte di almeno 5 Regioni e il Referendum abrogativo della legge Calderoli che entrerà in vigore il 13 luglio.
Il Partito del Sud, da sempre schierato contro l’Autonomia differenziata e per questo presente dalla prima ora nei Comitati per il ritiro di ogni autonomia differenziata e nel Tavolo Nazionale NO A.D., si allinea quindi al “fronte del no” composto da sindacati, associazioni, comitati civici e partiti ed invita pertanto tutte le cittadine e i cittadini a recarsi a firmare ai banchetti e on-line il quesito referendario e i propri iscritti e strutture territoriali a rendersi disponibili alla collaborazione e all’organizzazione unitaria per la raccolta firme per il Referendum abrogativo.