Emozione pari alla grinta, felicità pari alla fermezza con cui intende rincorrere i suoi sogni che sono inequivocabilmente orientati verso il massimo sia raggiungibile da un atleta. Un gradino alla volta, o anche di più, perché la frenesia di attestare il suo valore è serenamente incontenibile. Francesco Galipò, schiacciatore del 2004, nato a Messina, alto 1,88 centimetri, è diventato grande portando addosso la maglia della Team Volley Messina messa su per la prima volta a dodici anni. La Domotek Volley Reggio Calabria ha deciso di fare assegnamento sulle sue capacità dopo averlo visto all’opera in provini di allenamento che ne hanno saggiato le potenzialità. Due anni in Serie D, due in Serie C, un titolo provinciale ed una semifinale regionale Under 19. Da provetto saltatore non è per nulla intimorito dal balzo che lo attende: “Avrò l’opportunità di allenarmi ogni giorno con giocatori forti ed anche per questo sto contando i giorni che mi separano dall’avvio della stagione e dall’inizio del campionato”. Chi, come Francesco Galipò, vuole afferrare le stelle nel corso della propria carriera vive con i piedi saldamente piantati per terra: “Proprio perché ho fissato orizzonti ambiziosi, mi sto impegnando con tutte le mie forze per poterli raggiungere. Disposto, per inclinazione, al sacrificio, non lascio nulla di intentato e, anche se inatteso, questo upgrade mi trova preparato”. Mancino, caratteristica, questa, che spesse volte mette in difficoltà gli avversari spiazzati nella lettura delle sue giocate rese ancor più infide da una grande capacità di salto, è un giovane altruista e caparbio. Lo schiacciatore neo-amaranto spende energie a profusione in campo e fuori mosso dalla volontà di rappresentare un appoggio affidabile per chi gli sta accanto. Un elemento distintivo che ammira quando lo vede riflesso nei comportamenti e nelle azioni altrui: “Già quando, sul finire della scorsa stagione, mi sono allenato con la Domotek Volley, infatti, sono rimasto impressionato dall’accoglienza riservatami. La cura e le premure che ho ricevuto, sotto forma di consigli dal valore inestimabile, mi sono stati di enorme aiuto. La disponibilità nel farmi capire cosa e come correggere è qualcosa che mi ha già permesso di capire in quale contesto favorevole sono stato chiamato a far parte. Ne è fedele testimonianza il trattamento grandioso riservatomi dalla squadra. Francamente non avrei potuto chiedere di meglio e tutti i miei sacrifici saranno rivolti ad esprimere il meglio delle risorse che ho a disposizione”.
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