«A Mortara di San Leo l’illusione…si fa…strada. Infatti, l’agognata riqualificazione della strada che attraversa Mortara di San Leo di Pellaro sembrava stesse finalmente iniziando. Sembrava appunto, perché, nonostante una riunione, l’apposizione di cartelli e una pulizia propedeutica all’intervento, i lavori non sono mai iniziati. Ancora oggi non abbiamo ricevuto alcuna spiegazione. Ma, forse, una ce l’abbiamo: la ricerca di voti per le elezioni europee è passata e non hanno più bisogno degli illusi cittadini di Mortara di Pellaro». Inizia così un’amara nota diramata dal “Comitato Borgo Mortara” attivo nel quartiere della periferia sud reggina.
«Il 12 aprile si teneva una riunione di Comitato, alla quale si erano presentati il consigliere regionale Giovanni Muraca e l’ingegnere Giuseppe Calabrò (Area 2 Bitumazione e segnaletica Castore SPL S.r.l.). Dopo un primo dibattito, si era chiarita la necessità urgente di far provvedere alla R.ED.EL. alla sistemazione della parte di strada che era stata oggetto di un loro intervento alcuni mesi prima. A detta dell’ing. Calabrò c’era la possibilità di sistemare la strada comunale, non “rattoppando” l’asfalto, ma rifacendo l’intero lavoro per evitare il crearsi continuo di nuove buche nella strada – racconta il gruppo di residenti – il 24 aprile, a distanza di 10 giorni, la R.ED.EL provvedeva all’inizio della sistemazione dell’intervento che aveva lasciato senza ultimare l’asfalto nei mesi precedenti».
«Il 22 maggio, a quasi un mese e mezzo dal 12 aprile, spuntavano dei cartelli lungo via Mortara, affissi dalla Castore SPL S.r.l., attraverso i quali si avvisavano gli abitanti del quartiere del divieto di sosta per i lavori di “Pulizia e bitumazione sede stradale” a partire dal 23 maggio e fino a fine lavori – prosegue il comitato – il 27 maggio, a partire dalla parte alta di Via Mortara, iniziavano due sole mezze giornate di lavori di pulizia, consistenti nella rimozione di terra, piante di fico d’india e altro materiale terroso che occupavano parte della carreggiata stradale».
«Il 5 giugno, dopo alcune richieste verbali di motivazione della sospensione del lavoro che avevano iniziato, veniva comunicato che il problema stava nell’ordinanza fatta dalla Polizia municipale per la chiusura al traffico veicolare. Il 7 giugno, un referente del Comitato riceveva una telefonata dal vicesindaco Paolo Brunetti, che, invece di dare spiegazioni in merito alla sospensione dei lavori, chiedeva lui informazioni in merito a quanto in atto, come se non ne sapesse nulla – è il passaggio finale della ricostruzione della vicenda – da quella data ad oggi non si hanno avuto più comunicazioni di nessun genere, né formali né informali».
«Se la campagna elettorale è passata, il bisogno di una strada comoda e sicura resta. E chissà se è rimasto (o se mai c’è stato) il rossore sul volto di coloro che non solo hanno promesso e non realizzato, ma che pure ci ignorano senza dirci nulla in merito» termina così il Comitato di cittadini di Mortara.