Successivamente ci sarà l’avvio formale dei lavori. La gara è già stata aggiudicata con decreto e il soggetto aggiudicatario, insieme all’Uta, è già entrato quest’oggi nell’area cantiere per la verifica dello stato dei luoghi e l’organizzazione degli interventi preliminari. Primo classificato della gara è il RTI composto dalle società: Ingegneria costruzioni Colombrita srl, capogruppo mandataria; Consorzio stabile progettisti costruttori, mandante, GIS Design srl, mandante, Studio Tecnico Ing. Umberto Lisa – mandante.
Il percorso attuale è stato avviato nel 2021, quando l’Amministrazione comunale, anche a seguito dei ritardi per la conclusione dei lavori e dei diversi ricorsi giudiziari con la ditta che non li aveva ultimati, decise di ricorrere ad un Ente terzo che potesse parallelamente al percorso del contenzioso avviare delle nuove procedure di gara.
“Il contenzioso – ha detto l’assessore Romeo – è ancora fermo al Tribunale delle Imprese di Catanzaro, mentre i lavori che riprenderanno in questo mese di settembre, con la consegna alla nuova ditta, saranno completati in circa due anni e mezzo”.
Nel corso di questo ultimo periodo sono stati diversi i sopralluoghi effettuati insieme all’Uta della Presidenza del Consiglio dei ministri, sia per verificare lo stato dell’arte della struttura che rappresenta, insieme al Museo del Mare, la più importante opera pubblica per la città di Reggio Calabria, come anche per l’elaborazione un progetto specifico sui rimanenti interventi da effettuare, anche per adeguarli all’attuale normativa.
“Il rapporto con questa opera pubblica – ha evidenziato il sindaco Falcomatà – è molto importante, puntiamo ad offrire, in un corretto gioco di squadra istituzionale, un servizio decisamente migliore a tutto il settore della Giustizia. Ecco perchè l’attenzione sul nuovo Palazzo di Giustizia resta alta. Occorre lanciare un segnale forte che lo Stato, in tutte le sue diramazioni, è presente ed è al fianco dei tantissimi cittadini onesti”.
“Nel frattempo – ha detto il primo cittadino – abbiamo provveduto, per come di nostra competenza e nell’ottica di una proficua sinergia istituzionale, a garantire spazi più adeguati per gli uffici giudiziari”. E’ stato anche ricordato l’iter che ha portato all’accordo con il Ministero della Giustizia per il completamento del Palazzo di Giustizia, avviato dopo la sottoscrizione del primo protocollo con l’allora ministro Cartabia nel 2022, e successivamente a fine del 2023 con la presentazione alla presenza del viceministro della Giustizia Sisto, del progetto esecutivo presso la Corte di Appello di Reggio Calabria, e con la sottoscrizione dell’atto di cessione dei diritti reali, a titolo gratuito, da parte del Comune allo Stato, per 99 anni. Contestualmente il Ministero della Giustizia ha preso in consegna dall’Agenzia del Demanio l’intero compendio, per realizzare e completare le opere che ancora sono necessarie per l’ultimazione della struttura.