Il campionato di avvicina.
Il 29 settembre alle ore 18 la Viola scende in campo per la prima di campionato in casa del Marigliano.
Stefano Scarpa, arriva da settori giovanili di rilievo.
Sta lavorando bene e con grande voglia anche in riva allo stretto.
Intervenuto in diretta radiofonica su Touring 104 ha dichiarato:
“Le impressioni sulla prima squadra sono buone.
I test amichevoli stanno rispondendo alle attese.
Sta procedendo per come abbiamo programmato.
I ragazzi sono sotto pressione fisica: quattro sedute fisiche a settimana e doppio allenamento al giorno.
Tanti carichi e lavoro intenso, ci sono delle buone prospettive.
Il nostro lavoro è una maratona: il risultato ovvi si vedrà alla fine.
A Settembre parliamo di vittorie parziali”.
Squadra fisica?
“Sicuramente.
Abbiamo capacità di corsa, di difesa, di rimbalzo, di pressione difensiva.
Capacità tecniche e tattiche che devono contraddistinguere il nostro gioco.
Questa deve essere la nostra identità.
Far sentire il corpo, aggredire difensivamente e recuperare palloni su palloni.
Cerchiamo un basket spumeggiante che possa creare entusiasmo.
Vorremmo ritornare in categorie più idonee.
Tocca arrivare a fine stagione con voglia di vincere, precisione.
I passi giusti sono stati fatti, la città deve essere, a mio avviso, pronta per sostenerci.
Stiamo costruendo le basi per il ritorno di una categoria di pallacanestro consona alla città e contiamo sui tifosi anche per questo , sono sicuro che a prescindere da tutto vivremo una bella pallacanestro, da godere come gioco e come spettacolo”.
Che campionato sarà?
“Giorno per giorno abbiamo sempre più informazioni sulle nostre contender.
E’ chiaro che tutti partono “bellicosi” ed entusiasti
Tutti vogliono vincere ed emergere.
Dobbiamo essere noi, con il nostro gioco, il nostro modo di approcciare le gare, i nostri tifosi, la nostra società a cercare il miglior risultato”.
Il cammino giovanile?
“Non siamo prenditori”. Vogliamo costruire, lavorando sul territorio, lavorando insieme alle società del territorio.
Vogliamo far bene ed affermarci
Sono sicuro che l’evolversi dell’impiantistica sportiva reggina ci aiuterà.
Nel frattempo ci godiamo un PalaCalafiore magnifico che, per certi versi “intimidisce” grazie alla sua dimensione”