La Repubblica Federale della Nigeria aveva rilasciato un passaporto all’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, morto da latitante nel settembre 2022 a Dubai, dove si era trasferito da 10 anni per sfuggire alla condanna per concorso esterno in associazione mafiosa comminatagli nel processo “Olimpia”.
Il passaporto é in possesso di Maria Pia Tropepi, l’ultima moglie dell’ex deputato sul cui decesso improvviso, a causa di presunte patologie cardiache, è stata avviata un’inchiesta dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria.
Il procuratore facente funzioni Giuseppe Lombardo, l’aggiunto Stefano Musolino ed il sostituto procuratore Sara Parezzan sospettano un avvelenamento e vogliono vederci chiaro, dunque, sulla morte di Matacena, così come su quella della madre dell’ex parlamentare, Raffaella De Carolis, avvenuta tre mesi prima sempre negli Emirati Arabi.
Per entrambi i decessi, e per altri reati, è indagata Maria Pia Tropepi, con la quale Matacena si sarebbe sposato con il rito islamico pochi mesi prima della morte.
La donna, che é difesa dall’avvocato Attilio Parrelli, si é detta in più occasioni estranea alle accuse che le vengono contestate, compresa quella che riguarda la gestione del patrimonio di Matacena.
C’é da accertare, in particolare, secondo gli inquirenti, se nei suoi ultimi due anni di vita Matacena abbia utilizzato il passaporto, e per quale motivo, allontanandosi dal suo “rifugio dorato” di Dubai. (ANSA)