Baker Hughes, dopo il no a Corigliano si cercano soluzioni alternative per non perdere una importante opportunità di sviluppo per la Calabria.
Giuseppe Nucera, già presidente di Confindustria Reggio Calabria, e l’economista Matteo Olivieri hanno ufficialmente all’azienda di tecnologia di considerare il porto di Saline Joniche, situato nell’area di Sant’Elia, quale infrastruttura che possa ospitare gli investimenti e le idee progettuali di Baker Hughes.
“Suggeriamo di considerare il porto di Saline Joniche, che per l’occasione potrebbe essere disabbiato e reso operante. Basti ricordare che questo porto, alcuni anni addietro, era stato scelto per i suoi fondali e le banchine completamente libere quale base di una centrale a carbone che le legittime opposizioni ambientaliste hanno bloccato. Realizzato nell’ambito del cosiddetto ‘pacchetto Colombo’, il porto di Saline Joniche ha vocazione industriale ma non è mai entrato realmente in funzione”, la proposta di Nucera e Olivieri al Governatore Occhiuto.
Da ricordare come l’intera infrastruttura si sviluppa su un’area di110.000 mila mq circa, nel confine naturale tra i due torrenti Falcone e Sant’Elia e la linea ferroviaria. Il sindaco di Montebello Jonico Maria Foti, ha accolto con entusiasmo e speranza l’ipotesi avanzata da Nucera e Olivieri.
“Sarebbe una opportunità irripetibile per il nostro territorio. Crediamo tantissimo nelle potenzialità del porto di Saline Joniche, la cessione per la gestione all’Autorità Portuale è stata realizzata proprio per facilitare il rilancio e lo sviluppo dell’infrastruttura.
Lo sviluppo del porto garantirebbe la rinascita di una zona ormai depressa. Gli investimenti effettuati negli anni, pensiamo a Liquichimica e Ogr, purtroppo non sono andati a buon fine. Oggi si apre questa ipotesi, noi come amministrazione ci diciamo entusiasti e pronti da subito a far partire l’iter”, le parole del sindaco Foti.
Prosegue il primo cittadino.
“Ospitare nel nostro porto una multinazionale del calibro di Baker Hughes rappresenta un’occasione storica, assicurerebbe un enorme impulso dal punto di vista economico ed occupazionale.
Il nostro è un territorio ormai abbandonato, lo Stato favorendo questa ipotesi ci può ripagare per tutto quello che abbiamo subito in 40 anni. Il porto si colloca in una posizione strategica, baricentrica, per chiunque debba attraversare quest’area.
Non dimentichiamo -conclude il sindaco Foti- il nostro retroporto, che possiede importanti caratteristiche che fanno aumentare le potenzialità l’infrastruttura. Il mio appello, da primo cittadino che deve curare gli interessi di Montebello e favorire lo sviluppo di un’area ormai purtroppo depressa, è rivolto alle istituzioni, a livello regionale e nazionale.
Se esiste una sola possibilità di far insediare Baker Hughes al porto di Saline Joniche, sediamoci ad un tavolo e proviamo a realizzarla. Non lasciateci soli”.