Articolo di Pierluigi Gabriele
Nell’epoca in cui molti artisti si disinteressano completamente delle dinamiche sociali, probabilmente gli “Eugenio In Via di Gioia” rappresentano una delle poche realtà che espongono chiaramente i problemi delle generazioni colpite duramente da una società sempre più ingiusta. Con l’album “Amore e Rivoluzione” e il terzo singolo “Quarta Rivoluzione Industriale” (in collaborazione con Elio degli “Elio e le Storie Tese”) la band torinese si impegna con ironia, ma anche con un vago sapore di amaro in bocca, a interpretare la situazione di molti lavoratori attuali: sottomessi, sottopagati e a volte veri e propri prigionieri del proprio impiego. Le promesse di una società così consumistica sono chiaramente di benessere ma poi, nella sostanza, la società stessa possiede uno dei lati più oscuri e più brutali, come ad esempio la mancanza di comunità e l’ossessione per il denaro.
Il sistema, in nome del Capitale, mette in ridicolo chiunque provi ad indirizzarsi su un percorso diverso, adducendo colpe sempre ai più deboli, senza tra l’altro mai mettere in discussione un modo di fare che oltre alla persone sta irrimediabilmente condannando i luoghi in cui viviamo. Dopo il singolo “Terra” vera e propria dichiarazione d’amore al Pianeta (da lì anche la singolare operazione di scrivere a caratteri cubitali con i gessetti un’enorme scritta in Piazza San Carlo a Torino con la dicitura “Ti amo ancora”, proprio indirizzato al nostro spazio vitale ed alla quasi irrimediabile erosione di risorse a cui lo stiamo sottoponendo). Ma l’ambiente non è per l’appunto il loro unico cavallo di battaglia: lo scontro sul sistema economico e sulle diverse generazioni, i rapporti umani, ma anche le politiche globali sono argomenti cardine dei quattro musicisti.
La band sarà in tour per tutta l’estate, toccando le maggiori città italiane, con l’augurio di smuovere le coscienze di molti.