Il suo contributo alla storia della fisica può essere rappresentato dalla scoperta del passato e del presente delle particelle. Ovvero della «storia» (descritta, appunto, dai «diagrammi di Feynman») dell’evoluzione delle «particelle elementari». In questo secondo appuntamento della rassegna ci si inoltrerà dunque sui sentieri della «meccanica quantistica».
Già Werner Heisenberg aveva scoperto che lo «spazio» nel quale si vengono a trovare le particelle è fortemente compromesso dalla presenza stessa dell’osservatore. Adesso, con Feynman entra in scena anche il «tempo».
L’assunto che il XX secolo lascia dunque alla storia della cultura e delle idee è che le dinamiche della «complessità» paiono del tutto ineludibili a qualsiasi livello di analisi della materia.