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Reggio: specialisti a confronto sulla salute delle donne

Svolta all'E Hotel, la IV edizione del Grace Day su menopausa, sessualità e terapia oncologica organizzata dall'associazione Grace

di Sebastiano Plutino

Imbarazzo, vergogna, timore di essere giudicati. Sono solo alcune delle emozioni che le donne vivono nel momento della menopausa che sia fisiologica o indotta. E quindi non si parla, si tende a tacere, a “sopportare” i disturbi o i dolori in silenzio perché in fondo fa parte della vita femminile. Emozioni che diventano vergogna se si pensa al sesso. Invece, parlare delle difficoltà è la chiave per trasformare le relazioni da insoddisfacenti a sostenibili.

È quanto emerso durante la IV edizione del Grace Day, annuale giornata organizzata dall’Associazione Grace nel mese di ottobre con l’obiettivo che l’approccio multidisciplinare, concentrato sul benessere della persona in terapia oncologica, diventi presto una disciplina diffusa in tutti gli ospedali con tutte le agevolazioni sanitarie dedicate.

Benessere e Rinascita: Affrontare menopausa, sessualità e terapia oncologica è stato il tema scelto per l’edizione 2024, ospitata domenica scorsa alla sala congressi “E’ Hotel” di Reggio Calabria che ha visto diversi relatori confrontarsi e dialogare su argomenti considerati ancora oggi un tabù. Un congresso dedicato ad affrontare le sfide legate alla menopausa, alla sessualità e alle relazioni di coppia durante i percorsi oncologici, offrendo supporto e soluzioni per il benessere delle donne. Tematiche delicate quanto fondamentali nella quotidianità, a prescindere dalla malattia.

I lavori, moderati dalla giornalista Natia Malaspina, hanno avuto il patrocinio morale della F.A.V.O. e della F.A.V.O. Calabria coordinata da Antonietta Romeo che ha portato i saluti del Presidente nazionale Francesco De Lorenzo, Europa Donna Italia e dell’Ufficio Garante della Salute della Regione Calabria.

“Quest’edizione è nata dopo un confronto con le nostre associate – ha spiegato in apertura di lavori il Presidente dell’Associazione Grace, Lidia Papisca -. Hanno bisogno di risposte a temi che non riescono ad affrontare da sole, come menopausa e sessualità, per una serie di motivazioni. È un problema di cultura e quando subentra la malattia diventa secondario, stiamo affrontando queste barriere cercando di arrivare ad un obiettivo comune per migliorare la qualità della vita delle persone che soffrono”.

“La menopausa non è una malattia ma un momento fisiologico quanto travolgente della vita di noi donne che può essere gestito e vissuto al meglio. È una tappa obbligata nella vita”. Ha dato una chiave di lettura diversa la ginecologa Giuseppina Gullì per non lasciare che l’età cambi la vita ma il modo di vivere l’età.

Altro tassello importante è l’alimentazione. “Alimentazione è salute – ha affermato la nutrizionista Vanessa Polimeni -. Non esiste la dieta per la menopausa valida per tutte semplicemente perché ognuna di noi ha la propria menopausa, ma dei piani personalizzati elaborati da professionisti della nutrizione che studiano le caratteristiche fisiche, le patologie, lo stile di vita e così via”.

Dall’alimentazione al pavimento pelvico, prendersene cura e conoscerlo è fondamentale – ha aggiunto la fisiatra Maria Rosaria Lorenzo -. Se ne parla poco e con imbarazzo, ma i problemi relativi al pavimento pelvico sono davvero in grado di compromettere la quotidianità. Molti disturbi, talvolta fastidiosi, talvolta gravi sono connessi a questa parte (dall’incontinenza ai problemi sessuali, al prolasso, al dolore genitale), ma pochi sanno qual è la sua attività e cosa succede quando non funziona più correttamente.

Spesso capita che il personale sanitario tralasci l’aspetto psicologico – vuoi per deformazione o per mancanza di tempo – non approfondendo il tema dei cambiamenti, concentrandosi sulla malattia e non sul benessere della persona in terapia. Un mea culpa fatto dall’oncologa Rita Maria Agostino, membro della Breast Unit del G.O.M. di RC, nell’affrontare il ruolo delle terapie oncologiche su menopausa e sessualità.

I trattamenti chemioterapici spesso causano una serie di disturbi e si possono manifestare sintomi vasomotori, disfunzioni sessuali e disturbi uro genitali che rientrano nel quadro della Sindrome Genitourinaria della menopausa. E allora importante l’igiene intima con l’uso di prodotti adatti come ha rimarcato Fabrizia Ghione, farmacista specializzata in dermocosmesi oncologica.

Quindi capire ed affrontare il momento è fondamentale e lo hanno ribadito bene le psico-oncologhe Carmen Giambelluca e Luisa Foletti. I disturbi della sfera sessuale correlati al cancro o all’avanzare dell’età possono dipendere direttamente dalla malattia, dalle cure o possono essere correlate a cause psicologiche – hanno sottolineato – come la paura di non piacersi, la paura di provare dolore, la paura di aver perso un aspetto funzionale fondamentale per la propria esistenza, la modificazione della propria immagine corporea, la vergogna di farsi vedere dal proprio partner. Il sesso, quindi, diventa un terzo incomodo che inevitabilmente subisce uno shock.

Di sessualità, intesa come contatto col proprio corpo, è stata trattata dalla caunselor relazionale e sessuale Francesca Cutrupi. “Odio la mia pancia”, “Non mi piace il mio seno”, “Mi vergogno a parlarne”, “Voglio avere una relazione ma ho una malattia”, “A un certo punto si blocca tutto e vorrei controllarmi”. Sono solo alcuni dei pensieri molto comuni, che ci accompagnano in diverse fasi della vita, senza giudizio, vanno attraversati.

Oggi si può anche guarire dal tumore, si può rinascere dalla malattia come ha illustrato la master beauty expert e beauty mentore Letizia Palma: “Un fiore che sboccia di nuovo”. Una sorta di rinascita grazie alla tecnica Xtrude, una soluzione estetica per le donne che hanno perso i capezzoli nella lotta contro il cancro al seno in seguito ad interventi di mastectomia. Protesi esterne del complesso areola/capezzolo completamente artigianali, personalizzate ed estremamente realistiche, identiche al vero, che possono essere autonomamente fissate al seno senza ricorrere a interventi chirurgici.

IL RICORDO

Durante i lavori un momento molto emozionate è stato il ricordo di un’associata Grace, Sonia Tramontana, deceduta prematuramente quest’estate a causa di un tumore:

A Sonia,

ricordiamo con affetto e ammirazione la tua straordinaria forza e il tuo sorriso che non si è mai spento, nemmeno nei momenti difficili. La tua energia, la tua dolcezza e il tuo coraggio sono stati un faro di luce per tutti noi e continueranno a vivere nei cuori di chi ti ha conosciuto. Hai affrontato ogni sfida con una dignità che ci ha insegnato tanto e questa dedica vuole essere un piccolo tributo all’immenso valore della tua vita, che ha toccato profondamente chiunque ti sia stato accanto.

Alla nostra Principessa…..e la favola continua.

Le è stato accanto, fino all’ultimo respiro, il marito Carmelo e proprio a lui e per rimarcare quest’esempio d’amore è stato insignito – da parte del vice Presidente dell’Associazione Grace, Mauro Giamboi – di una targa ricordo con la seguente motivazione:

A Carmelo,

con infinita stima e riconoscenza, ti dedichiamo questo riconoscimento per l’amore e il sostegno incondizionato che hai dato a Sonia, accompagnandola con una dedizione e una forza straordinarie. La tua presenza è stata simbolo di amore vero, mai venuto meno, anche nei momenti più difficili.

Con affetto e gratitudine

Associazione Grace

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