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Reggio: consegnato il cantiere all’impresa per il riavvio dei lavori del nuovo palazzo di Giustizia

Svolta la cerimonia di consegna dei lavori del nuovo Palazzo di Giustizia. Consegna Opera prevista entro 30 mesi, finanziamento da 60 mln

di Sebastiano Plutino

Svolta ieri, all’interno del cantiere, la cerimonia di consegna dei lavori lavori per il completamento del nuovo palazzo di Giustizia di Reggio Calabria. All’evento erano presenti le massime autorità locali, tra le quali il Sindaco Falcomatà, il procuratore Dominijanni e la presidente della Corte d’appello, Chiaravalloti. Assente invece il Viceministro Sisto, sostituito dal Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia Andrea Del Mastro Delle Vedove.

“Si può dare un inizio certo dei lavori: a gennaio. Siamo tra fine e inizio anno. Sono 60 milioni di lavori rifinanziati. Abbiamo posto le migliori condizioni perché i 30 mesi possano essere rispettati avendo rifatto completamente il quadro delle necessità, di ciò che manca, di ciò che nel tempo è venuto meno, delle sopravvenienze e delle nuove tecnologie. Un quadro che dia finalmente certezza alla stessa impresa che interviene e per non lasciare più un’opera incompiuta che era una ferita mortale e insanabile all’interno di questa città. C’è stato uno sforzo complessivo di tutte le istituzioni, a partire dal Comune di Reggio Calabria sino al governo, ed oggi credo possiamo, a ragion veduta, festeggiare per un inizio nuovo rispetto un percorso faticoso, traballante, una ferita architettonica di questa città che era giusto sanare. Oggi credo che abbiamo perimetrato con certezza il quadro degli interventi nuovi e per sanare il passato. Sono convinto che l’impresa, anche sotto il vigile controllo di tutte le istituzioni, potrà celermente portare a compimento quest’opera. È evidente che è un’opera strategica per il ministero soprattutto in queste terre, soprattutto in questi luoghi, per raccontare che lo Stato non arretra più. Soprattutto sulla giustizia, soprattutto sul contrasto alla criminalità organizzata, lo Stato è presente e si riappropria dei suoi spazi“, ha dichiarato il Sottosegretario Del Mastro

 

L’On. Francesco Cannizzaro: “Si pone fine ad una vicenda emblematica”

“Da oggi il Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria torna ad essere ufficialmente un cantiere in attività. Con questa data poniamo fine all’ennesima grande incompiuta della Calabria e segniamo l’avvio di una nuova grande opera che vedrà la luce, perché di fatto è come se avessimo pigiato il tasto reset per ripartire da zero, meglio di prima. L’U.T.A. (Unità Tecnica Amministrativa) della Presidenza del Consiglio ed il Ministero di Giustizia hanno riconosciuto come determinante l’incontro organizzato a Roma il 3 marzo 2023 con il Ministro alla Giustizia Nordio, a cui hanno partecipato anche il Procuratore generale Gerardo Dominijanni ed il Presidente dell’Ordine degli Avvocati Rosario Infantino. Sono felice di aver contribuito a dare nuovo forte impulso a questo iter, in un clima di sinergia istituzionale globale che ci ha permesso di trovare la soluzione per uno dei grandi problemi del nostro territorio. Vorrei pertanto ringraziare ancora una volta il Ministro Carlo Nordio, per aver immediatamente preso a cuore la questione ed averla affrontata prendendola di petto; oltre a lui, il mio doveroso grazie ai due Sottosegretari del Ministero di Giustizia, i colleghi parlamentari e amici Francesco Paolo Sisto e Andrea Delmastro, costantemente pungolati rispetto alla vicenda e risultati decisivi per la lieta conclusione dell’iter amministrativo. Questo cantiere era l’emblema del fallimento. Oggi, invece, la squadra Stato ha vinto, perché non potevamo permettere che, proprio in una terra come la nostra, il mondo della Giustizia non avesse una casa funzionale ed efficiente, che le complicanze burocratiche avessero il sopravvento sull’utilità di un edificio così incisivo nell’andamento di un territorio. Dopo anni di ritardi, complicanze, affanni, possiamo dire di aver posto una data alla fine dei lavori del Palazzo di Giustizia: entro due anni dal riavvio del cantiere questa struttura avrà vita a tutti gli effetti.”, ha dichiarato l’On. Francesco Cannizzaro, Vice Capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati.

Falcomatà: “Apriamo una nuova pagina che offrirà migliori servizi al sistema giustizia”

“Dopo un lungo periodo chiudiamo una brutta pagina e ne riapriamo una decisamente migliore. Ringrazio il sottosegretario Delmastro per la sua presenza, perché è la dimostrazione anche di quanto il governo tenga al riavvio e al completamento di quest’opera che, probabilmente, risponde anche all’esigenza di riorganizzare l’apparato della giustizia in uffici consoni”. ha dichiarato il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. partecipando ieri alla consegna ufficiale del cantiere all’impresa per la realizzazione del nuovo palazzo di Giustizia.

“Questo nuovo palazzo di Giustiziaha aggiunto Falcomatà – offrirà un contesto che possa rendere più efficace ed efficiente l’esercizio della giustizia nel nostro territorio, dove occorre essere sempre pronti al contrasto alla ndrangheta e, più in generale, al malaffare alla corruzione”. “Questo palazzo ha evidenzia il primo cittadino va guardato anche dal punto di vista di una riqualificazione e recupero urbanistico di questa parte di città che diventerà un parco della giustizia a servizio dei magistrati, di avvocati ed altri operatori del diritto, ma anche dei cittadini”.

“Dopo anni di contenziosi e di fermi, siamo riusciti a vincere la sfida di riaprire il cantiere, abbandonando il contenzioso ancora fermo al Tribunale di Catanzaro, affidandoci al Ministero della Giustizia per il completamento dell’opera. A brevissimo – ha concluso Falcomatà – inizieranno le attività del cantiere, e noi seguiremo costantemente i lavori, per evitare che ci possano essere ulteriori battute d’arresto”.

Per l’assessore comunale Carmelo Romeo, delegato al Palazzo di Giustizia “è un giorno importantissimo che abbiamo voluto fortemente con il sindaco Falcomatà. Nel 2021 – ha ricordatoabbiamo intrapreso questo percorso parallelo rispetto al contenzioso, con il ministero Giustizia che ringraziamo per la grandissima disponibilità dimostrata in questi anni.“Per la città questo palazzo rappresenta più di un simbolo, è un’opera fondamentale sotto molti i punti di vista: per il contrasto alla criminalità e per un migliore funzionamento di tutto il settore della Giustizia. Vederlo incompiuto – ha concluso Romeo – non era più accettabile”.

 

Il Procuratore Generale Gerardo Dominjianni: “Speriamo sia la volta buona”

“Speriamo sia la volta buona. Adesso c’è la seconda firma. Mi augurerei che la prossima sia con la consegna delle chiavi ma vediamo un po’. Devo dire che questo è un piccolo passo ma ancora abbiamo delle cose in crescita per quanto concerne i locali della Procura Generale e spero di parlare con il ministero perché mentre da una parte si cerca di accelerare dall’altra parte si rallenta tantissimo. Noi forse pensiamo troppo al futuro non abbiamo presente l’attualità e l’attualità degli uffici giudiziari di Reggio Calabria non è rosea. La Procura Generale è stata sfrattata, e in questo momento siamo precari. Qui ancora siamo alla prima pietra speriamo che non facciano una gara col ponte dello Stretto E sul cronoprogramma dei lavori che dovranno concludersi tra 2 anni e mezzo, Dominijanni esprime dei dubbi: “Non sono un tecnico ma sono come San Tommaso: se non tocco non ci credo, per cui fra 30 mesi vedremo. Spero di approfondire con il sottosegretario Delmastro le reali esigente del territorio. “, ha dichiato il procuratore generale di Reggio Calabria Gerardo Dominijanni

Il Procuratore Giuseppe Lombardo: “Occorre coprire posti vacanti”

“Ottima notizia l’avvio della fase di completamento del Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria. La Presidenza del Consiglio dei ministri ed il ministero della Giustizia hanno assunto impegni precisi per completare l’opera pubblica entro il 2027. Lavorare quotidianamente in spazi inadeguati, come quelli ora disponibili nel palazzo Cedir mi porta ad una riflessione ulteriore sulle difficoltà che gli operatori della giustizia affrontano ogni giorno. Aule di udienza invivibili, troppo piccole e senza adeguata climatizzazione. Senza dimenticare il carico di lavoro che grava sui magistrati, del pubblico ministero e giudicanti, a causa di organici sottodimensionati da sempre, perché inspiegabilmente parametrati alla popolazione residente e non alla realtà criminale, eccezionalmente complessa, di un territorio in cui si registra la più alta densità mafiosa d’Europa. A tutto questo si accompagna la cronica scopertura di gran parte di quegli organici, con numeri incredibili per una nazione come l’Italia. Come bene ha sottolineato la presidente della Corte di Appello, Caterina Chiaravalloti, il 55% di scopertura in appello è una cifra drammatica, in grado di generare un carico di lavoro insostenibile. Non meno grave è l’attuale 27% di scopertura nell’organico della Procura della Repubblica, la cui Direzione distrettuale antimafia ha perso cinque magistrati in pochi mesi, solo parzialmente sostituiti attraverso soluzioni interne. Ed allora va bene parlare di quello che verrà, della nuova struttura, delle avveniristiche soluzioni bioclimatiche. Ma tutto questo non va mai fatto dimenticando il presente. Allargare le piante organiche e coprire i posti vacanti è la risposta da dare subito. È il modo migliore per dire grazie ai tantissimi magistrati, spesso giovanissimi, che hanno operato ed operano in questo distretto in condizioni lavorative difficili. Sono io a ringraziarli per quello che fanno, per come lo fanno. Sono loro i veri protagonisti della giurisdizione, come dimostrano le straordinarie risposte date negli ultimi anni nel contrasto alla ‘Ndrangheta, in ambito nazionale ed internazionale, ed alle altre gravi forme di criminalità ordinaria. Meritano spazi di lavoro adeguati. Il nuovo Palazzo di Giustizia sarà soprattutto la loro casa“, ha dichiarato infine il procuratore facente funzioni di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo a margine dell’incontro organizzato per l’inizio prossimo dei lavori di completamento del nuovo Palazzo di Giustizia.

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