L’ attacco sistematico alla Magistratura, la colpevolizzazione dei magistrati che emettono sentenze sgradite al governo e alla maggioranza parlamentare delle destre che lo sostengono e considerati colpevoli di ostacolare le politiche governative, la pretesa esternata pubblicamente dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni avanzata alla Magistratura invitandola ad “ ESSERE COLLABORATIVA” con l’Esecutivo trascurando il principio fondante della SEPARAZIONE DEI POTERI su cui si fonda ogni Democrazia Liberale, una annunciata proposta di Riforma della Giustizia che punta sulla SEPARAZIONE DELLE CARRIERE e quindi sulla sottomissione del Potere Giudiziario al controllo assoluto del Potere Esecutivo, rendono chiaro il Piano Eversivo delle destre evidenziato altresì dall’Autonomia Regionale Differenziata appena sostanzialmente svuotata dalla sentenza della Corte Costituzionale, dal DDL Sicurezza, dal Premierato, ecc.
L’ultimo di questa lunga serie di attacchi lanciati contro la Magistratura e riguarda il Procuratore Aggiunto di Reggio Calabria, nonché Segretario Nazionale di Magistratura Democratica Stefano Musolino.
Il noto Magistrato Reggino impegnato in prima linea nelle lotta contro la ndrangheta e le organizzazioni criminali massoniche ad essa legate( vive sotto scorta), secondo le consigliere laiche del CSM Isabella Bartolini in quota Lega e Claudia Eccher di FdI è reo di essere intervenuto a relazionare in un convegno organizzato dall’associazione No Ponte contro il progetto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto .
Entrambe hanno chiesto l’apertura di una pratica alla Prima Commissione e alla Procura Generale della Cassazione <<affinchè siano valutati eventuali profili disciplinari a carico del Procuratore Aggiunto Stefano Musolino>>,
Secondo il pensiero distopico delle due esponenti laiche del CSM, in quanto magistrato, egli non può esprimere proprie valutazioni violando i principi costituzionali di Imparzialità e di Indipendenza a cui, in rispetto della Costituzione, tutti i magistrati si devono attenere.
Nella richiesta di Procedimento Disciplinare vengono inoltre richiamate alcune affermazioni fatte dal Dott. Musolino nella trasmissione “PIAZZA PULITA” contestandogli altresì affermazioni in merito al DDL SICUREZZA ;
sostanzialmente il magistrato altro non ha fatto che esprimere sacrosante e appropriate considerazioni sulla Democrazia che non può essere imbrigliata e che il Dissenso non può essere affrontato attraverso strumenti penali, ovvero, che i conflitti vanno affrontati rispettando le reciproche posizioni e governati per ottenere risultati positivi e non deleteri.
Il Segretario Nazionale di Magistratura Democratica ha poi concluso dicendo che la Democrazia non si tutela e i conflitti sociali non si risolvono inventando nuove norme al fine di radicalizzare il DISSENSO e, addirittura, criminalizzandolo.
Come Sinistra Italiana di Reggio Calabria e della Calabria esprimiamo la nostra totale solidarietà al Dott.Stefano Musolino e alla Magistratura tutta a cui vanno il nostro sostegno e l’incoraggiamento ad andare avanti nel loro meritorio esercizio del governo della giustizia italiana e del ruolo di pilastro essenziale e irrinunciabile per assicurarci la LIBERTA’ e la DEMOCRAZIA sancite dalla nostra COSTITUZIONE.