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Gallico Gambarie, Morabito (Pd): “Paternità di tutti, merito di nessuno”

L'ex Presidente della Provincia sostiene che se Tremonti non avesse tolto i finanziamenti del 2008, l'Opera sarebbe terminata 8 anni prima

di Sebastiano Plutino

Apprendo da notizie di stampa che il primo dicembre verrà inaugurato l’ultimo tratto della strada a scorrimento veloce GALLICO-GAMBARIE, opera strategica e fondamentale per la crescita economica e sociale del territorio, importantissima per accorciare i tempi di percorrenza dal litorale al paesaggio aspromontano.

Orbene, desidero evidenziare che la posa della prima pietra del terzo lotto avveniva il 18.03.2016 alla presenza del Presidente della Regione Calabria Oliverio e del Presidente della Provincia Raffa; a detta inaugurazione ho partecipato, nella mia qualità di Presidente della Provincia dal 2008 al 2011, periodo in cui si era redatto il progetto ed ottenuto il finanziamento, poi, per come vedremo in seguito, cancellato, in quanto invitato dall’On.le Oliverio.

In quell’occasione, ho avuto modo di apprezzare sia le parole del presidente Oliverio che ha rivolto un forte plauso all’Amministrazione ed agli uffici tecnici della Provincia di Reggio Calabria, in particolare all’Ing. Domenica Catalfamo, che quelle dell’attuale parlamentare On.le F.sco Cannizzaro il quale si esprimeva con grande enfasi dichiarando “Quella di oggi è una giornata storica che suggella la brillante sinergia messa in piedi dai sindaci della Vallata del Gallico, dalla Provincia e dalla Regione. Fondamentale, in quest’ottica, il ruolo delle associazioni e dei comitati il cui lavoro alimenta da anni il confronto e il dialogo su questa cruciale infrastruttura”.

A questo punto, appare opportuno svolgere una breve cronistoria sulle fasi relative al completamento dell’opera, che avvalora le predette dichiarazioni.

Il Governo Prodi, nella primavera del 2008, stanziava la somma di ben 108milioni di euro suddivisi in 3 annualità; in conseguenza, l’Amministrazione Provinciale individuava il completamento della Gallico-Gambarie come un’opera essenziale e prioritaria per lo sviluppo del territorio e, quindi, da privilegiare nella gestione delle risorse ed a tal fine destinava la somma di € 65.000.000, sulla base del progetto redatto dall’Ing. Cuzzola.

Con l’avvento del Governo Berlusconi, però, le cose cambiavano. Il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti cancellava le ultime due annualità previste e lasciava alla Provincia solamente la prima, pari a 36 milioni di euro, somma che non risultava sufficiente alla realizzazione del terzo lotto della Gallico-Gambarie.

La soppressione dei fondi ministeriali mi portava, nella mia qualità di Presidente della Provincia, a rivolgermi alla Regione nel periodo della presidenza Loiero al fine di ottenere le somme utili alla realizzazione dell’opera.

La Giunta Regionale si impegnava, attraverso un protocollo di intesa, a versare alla Provincia ben 51 milioni di euro (24 milioni attraverso i fondi POR e 27 milioni attraverso i FAS).

Contestualmente, l’Amministrazione Provinciale si impegnava a stanziare la parte restante che variava tra i 14 e i 16 milioni di euro al fine di aggiudicare finalmente l’appalto integrato che includeva il progetto esecutivo.

Dopo le elezioni del 2010 il processo si rallentava perché la nuova Giunta Regionale, nel periodo immediatamente successivo all’insediamento, desiderava verificare lo stato dei conti regionali ed eventualmente riparametrare alcuni indirizzi riguardanti i fondi POR ed i fondi FERS.

Successivamente, il Presidente Oliverio, insediatosi dopo le elezioni del 2014, considerato che l’infrastruttura era stata programmata ma non cantierata nella precedente legislatura, la rifinanziava con la programmazione dei fondi europei 2014/2020 in quanto ricollocata tra le opere strategiche per la Calabria.

Il breve excursus di cui sopra ci conferma che, fuori da qualsiasi genere di rivendicazione, l’apertura della strada è una “vittoria del territorio” senza che nessuno possa assumersene la paternità trattandosi di un’opera che rappresenta l’esempio migliore di collaborazione istituzionale tra forze di diversa appartenenza politica; il tutto non ci esime, però, dall’evidenziare, senza spirito polemico ma per solo amore di verità, che, se il ministro Tremonti non avesse cancellato i 2/3 del finanziamento del 2008, l’opera sarebbe stata avviata almeno 8 anni prima.

Ultima annotazione: all’inaugurazione non siamo stati invitati né io né il Presidente Oliverio !

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