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La fotografia silenziosa ed “etica” di Ciro Battiloro arriva nella Piana di Gioia Tauro

Il 30 novembre il fotografo napoletano, con curriculum internazionale, terrà una masterclass organizzato dal Club Fotoamatori Gioiesi.

di Sebastiano Plutino

I progetti fotografici internazionali del fotografo napoletano Ciro Battiloro approdano in Calabria per un doppio appuntamento nella Piana di Gioia Tauro. Sabato 30 dicembre, ore 16, il fotografo si terrà una Masterclass  esclusiva organizzata dal Club Fotoamatori Gioiesi “Michelangelo Marino”, presso la stessa sede in via Torino 30, a Gioia Tauro.

L’evento si concentrerà su tre tematiche: relazione con la comunità, come entrare in connessione con i soggetti da fotografare; rispetto dei soggetti, quale taglio dare al progetto, mettendo al primo posto il rispetto dei soggetti; linguaggio personale, trovare un linguaggio fotografico ispirato alla tradizione umanista ma unico; editing finale, esprimere il senso del progetto attraverso l’editing delle immagini.

Gli scatti di Ciro Battiloro hanno tre grande peculiarità, anzitutto sono realizzati tutti con strumenti analogici, cioè macchine fotografiche a rullino. Altra caratteristica sono i colori, perché Battiloro lavora in bianco e nero mettendo evidenzia le tonalità interiori dei suoi soggetti, con attenzione agli sguardi, ai gesti, alle sensibilità degli individui che sono al centro delle sue storie per immagini. Infatti, lo strumento più importante del quarantenne reporter vesuviano, originario di Torre del Greco, è il rispetto. I click sulle macchine di Ciro Battiloro si sentono solo dopo aver passato molto tempo con le persone che lui vuole raccontare, diventando quasi uno di famiglia.

Una sorta di fotografia etica della e sulla società, che non vuole essere un reportage, ma un messaggio di amore per le comunità che Battiloro visita. Così ha deciso di raccontare le vite in due “periferie” storiche del sud Italia, il Rione Sanità di Napoli e il quartiere Santa Lucia, nel centro storico di Cosenza, gioiello di antichità dove i bambini giocano tra edifici nobiliari crollati, spazzatura e puzza di fogna. Attento a non imporre la propria presenza, Battiloro ha trascorso giorni, a volte settimane con alcuni di loro, li ha seguiti nell’intimità della loro casa, con la sua macchina fotografica e con il suo cuore. Ha ritratto la loro vita quotidiana prendendone parte. Un libro che parla di vita e morte, dolore e gioia, intimità e resistenza., l’autore si è concentrato non tanto sull’aspetto della marginalità, quanto sulla straordinaria vitalità delle persone.

Un racconto carico di una potenza “silenziosa”, molto apprezzato dalla casa editrice francese “Chose Commune”, che di recente ha voluto pubblicare il primo fotografico di Battiloro, dal titolo “Silence is a gift”, il silenzio fa rumore, appunto. Volume arricchito, tra l’altro, dalla prefazione di un altro grande nome napoletano come Erri De Luca, noto nel campo del giornalismo e della letteratura dal forte approccio umano e sociale.

Il libro sarà presentato domenica 1 dicembre, alle 18, all’interno del programma di Taurianova Capitale Italiana del Libro, nel centro pianoto, presso la Biblioteca A. R. Renda. Insieme all’autore ci saranno gli interventi di Maria Fedele, Assessora alla Cultura del Comune di Taurianova, Giacomo Carioti, vice presidente della Consulta delle Associazioni e della Società Civile del Comune di Taurianova e Annamaria Fazzari, presidente dell’Associazione Abbadia.

A presentare e interloquire con Battiloro sarà invece Pino Mangione, Presidente del Club Fotoamatori Gioiesi.

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