Crotone celebra uno dei suoi cittadini più importanti, Gerardo Sacco con una serata ricca di emozioni.
Si è svolta infatti, il 16 dicembre, al Teatro Apollo, la prima assoluta di “Sono Nessuno”, proiezione di un docufilm che narra della vita e la carriera dell’orafo. Un’opera diretta dal giovane talento crotonese Gianmaria Gaetano, prodotta da Video Calabria, che ha trasformato una storia personale in una favola.
Il docufilm, “Sono Nessuno”, è un tributo alla straordinaria umiltà di Gerardo Sacco, un uomo che ha saputo coniugare genialità artistica e semplicità d’animo. Un artigiano lungimirante che, partendo dalla sua terra natia, ha conquistato il mondo, creando gioielli per le più grandi vip di cinema e del teatro, ma sempre in Calabria.
“Gianmaria mi ha commosso”, ha detto il maestro Sacco con voce emozionata, dopo aver visto il docufilm. “Ha enfatizzato l’uomo, non solo l’artista. È riuscito a tirare fuori ricordi intimi e dimenticati, cose che avevo persino rimosso”. Parole che raccontano il profondo rispetto e la sensibilità con cui il giovane regista ha affrontato questa narrazione.
Dietro ogni fotogramma di “Sono Nessuno” c’è il lavoro di un’intera squadra, comprendente: nove mesi di produzione, 25 professionisti da tutta Italia, un dettagliato studio tra archivi storici, interviste e ricostruzioni emozionanti. Ogni dettaglio è stato curato per restituire l’essenza di un uomo che ha trasformato la sua passione in un messaggio eterno.
Le scene girate nei luoghi simbolici di Crotone, come il Museo Archeologico di Capocolonna, non sono solo cornici, ma ponti che legano passato e presente. Qui, tra la storia della Magna Grecia e la visione creativa di Sacco, si respira l’identità di un popolo, fiero e capace di sognare. Gli attori, tutti calabresi, hanno saputo dare corpo a una vicenda che non è solo individuale, ma collettiva: quella di una Calabria che si riscatta attraverso l’arte.
La serata, condotta dal giornalista Pietro Comito, è stata più di una semplice proiezione: è stata una celebrazione di valori, con la presenza di numerose personalità istituzionali. Tra queste, il Prefetto di Crotone Franca Ferraro, il neo Questore Renato Panvino, il Comandante della Capitaneria di Porto Domenico Morello, il Presidente di Confindustria Calabria Aldo Ferrara e il sindaco Vincenzo Voce, l’Amministratore delegato di FinCalabra Alessandro Zanfia, il project manager di Calabria Film Commission Giampaolo Calabrese e del direttore generale del Dipartimento Sviluppo della Regione Calabria Paolo Praticò.
Il prefetto Ferraro, rivolgendosi ai giovani, ha lanciato un messaggio profondo: “Quando si ha un sogno e si fa ciò che piace, è meraviglioso. Auspico che molti ragazzi possano trovare ispirazione da storie come quella di Gerardo Sacco”.
Aldo Ferrara ha sottolineato come “il connubio tra tradizione e giovani generazioni sia la chiave per fermare l’emorragia di talenti. La Calabria può essere un luogo dove fare impresa e dove le storie di successo diventano messaggi di speranza”.
Quella di Gerardo Sacco è la storia di un uomo che, partendo dal nulla, ha saputo riscrivere il suo destino con talento e coraggio. “La mia vita è stata un viaggio, duro ma meraviglioso”, racconta il maestro, con quella luce negli occhi di chi ancora non ha smesso di sognare.
Il regista Gianmaria Gaetano, con delicatezza di un vero artista, è riuscito a cogliere l’anima di un percorso umano e professionale. “Questo docufilm non è solo la storia di Sacco, ma un inno alla possibilità di sognare. Ce la possiamo fare tutti, se crediamo nei nostri sogni e nelle nostre radici”.
“Sono Nessuno” è un’opera che ridà dignità e bellezza a una terra spesso raccontata solo nelle sue fragilità. È la dimostrazione che, con passione e dedizione, anche dalle difficoltà possono nascere storie di successo.
Crotone, in questa occasione, ha riscoperto il valore della propria identità, l’orgoglio di essere la terra che ha dato i natali a un artista come Gerardo Sacco. E nel volto sorridente di Gianmaria Gaetano, la città ha visto la speranza del futuro, una generazione che sa raccontare il passato per guardare avanti.
Una fiaba moderna che ci ricorda quanto sia prezioso rimanere attaccati alle proprie radici. Perché, come insegna il maestro Sacco, la vera grandezza sta nell’umiltà di chi non dimentica mai da dove viene.