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Reggio: il SUL chiede chiarimenti al Comune sulla nuova destinazione di Piazza del Popolo

Il Sindacato, rispettando la scelta dell'Ente di usufruire degli spazi pubblici, chiede altresì vengano rispettati i diritti degli ambulanti

di Sebastiano Plutino

La decisione riguarda non solo gli 80 ambulanti a cui era stato concesso l’uso del sito per le attività mercatali, ma anche le diverse centinaia di cittadini che, abitando nelle vicinanze o di passaggio, usufruiscono della possibilità di fare acquisti.

Questa situazione rischia di essere penalizzante per i cittadini più anziani che trovavano particolarmente comodo l’acquisto in quel mercato, ma di dare un colpo letale all’economia di 80 famiglie di ogni nazionalità, compresa quella italiana che stavano, a stento, rimontando rispetto al fermo dovuto all’epidemia d COVID.

Non c’è stato alcun incontro con questa comunità, né indicazione di alternative per proseguire a prestare il loro lavoro magari in un altro posto.

Riteniamo che sia doveroso illustrare agli interessati possibili soluzioni, se ci sono e se sono state valutate o disporsi all’ascolto di alternative credibili e praticabili.

Chiarito che il SUL è contrario, almeno in questa fase, a forme di lotta esasperate ma propugna un dialogo costruttivo e risolutivo con l’Amministrazione Comunale, il prossimo giovedì 16 porteremo una delegazione in Piazza Italia per chiedere l’apertura di un confronto tra gli ambulanti e il Comune. Sarà la sede, anche, per provare a concordare, ove fosse fattibile, la sanatoria del pregresso per tutti gli ambulanti che intendono mettersi in regola con i pagamenti arretrati.

Il SUL ritiene che si debba trovare la maniera di contemperare tre diritti: quello del Comune a disporre delle aree di sua proprietà nella maniera che ritiene, quale che sia il giudizio che dei singoli atti si possa dare; quello degli ambulanti a cui va offerta una ragionevole alternativa per la loro attività e per il sostentamento delle loro famiglie; quello degli utenti del mercato che in quel luogo trovano non solo merce ma anche la socialità con commercianti e acquirenti che rimane un valore inestimabile ed una cura alla solitudine crescente delle nostre realtà.

Il SUL, il 16 prossimo, chiederà un confronto aperto che miri alla soluzione della questione nel pieno rispetto di tutti i diritti coinvolti.

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