L’occasione di unire due mondi straordinari e portarli nel mercato turistico come unico territorio di esperienze autentiche. Pollino-Sybaris debutta come prodotto turistico, articolato in itinerari “a mobilità dolce” ed esperienze, che unisce il Parco Nazionale del Pollino alla Piana di Sibari portando all’attenzione dei viaggiatori un’offerta aggregata che racchiude il variegato patrimonio culturale, storico, sociale e naturalistico dell’Alto Ionio Cosentino.
Il progetto è ideato da Catasta, l’impresa sociale che gestisce l’hub turistico del Parco Nazionale del Pollino a Campotenese di Morano C. e il bike point della Ciclovia dei Parchi della Calabria e attraverso il Partenariato Speciale Pubblico Privato co-progetta alcune attività di valorizzazione del Parco di Sibari di cui gestisce il welcome point, con punto ristoro e bookshop. Ha il sostegno di Fondazione con il Sud e Finanza Etica e si avvale del supporto dei Parchi Archeologici di Crotone e Sibari.
È stato presentato al Museo della Sibaritide, dai soci fondatori di Catasta, Giovanni Gagliardi, Donato Sabatella, Manuela Laiacona e Sergio Senatore, ad una platea numerosa di stake holder dei due territori con oltre 80 operatori privati, consorzi turistici e di produzione agroalimentare e 20 amministratori pubblici.
All’incontro, in cui ha fatto da padrone di casa il direttore del Museo Filippo Demma, hanno preso parte alcuni rappresentanti di comuni e di consorzi, associazioni, produttori agricoli, ristoratori, guide, docenti universitari e cittadini. Prendendo avvio da un’analisi di scenario e dagli ultimi dati sulle performance del turismo si è animato un dibattito sulle opportunità di sviluppo legate alla costituzione di un ecosistema turistico organizzato, sulla necessità di giocarsi una scomessa che deve fare leva sullo spirito di cooperazione e, soprattutto, su una visione a lungo termine.
In questo contesto, un prodotto come Pollino – Sybaris è stato proprosto come una occasione di partecipazione attiva per le risorse umane locali, per gli operatori turistici e culturali, gli imprenditori, gli artigiani, una via che può confluire nel percorso dell’istituzione della DMO, recentemente promossa dall’amministrazione di Corigliano-Rossano con il coinvolgimento di più di 40 comuni del comprensorio Sibaritide-Pollino.
“Progetti del genere possono essere uno stimolo per la comunità – dichiarano i soci -. Come continuano a confermare gli ultimi report, territori che hanno successo sono quelli che si organizzano meglio, che si strutturano con un’offerta chiara, completa, coerente. L’approccio di rete è vincente e per questo invitiamo ad essere parte del progetto, a condividere e sviluppare idee. È il tentativo di rendere più organica un’offerta turistica che fino ad ora estremamente frammentaria. Pollino-Sybaris potrebbe essere un buon banco di prova di lavoro corale, l’occasione di cooperare, di lavorare insieme alla creazione di una DMO forte per peculiarità distintive e identitarie, capace di soddisfare la domanda dei nuovi turismi, con tutte le carte per essere una motivazione di viaggio”.
Dalle vette dell’area montana più grande d’Italia fino al Codex Purpureus Patrimonio Unesco, Pollino-Sybaris punta ad incentivare l’attrattività di una Calabria ancora poco conosciuta, attraverso il posizionamento con una brand identity forte, la divulgazione con strumenti e canali di comunicazione digitali e con un piano di strategie di marketing territoriale.
Pollino – Sybaris contempla diverse modalità di scoperta e di esperienze, dai cammini ai percorsi escursionistici per gli amanti del trekking al viaggio in bicicletta, collega borghi, musei e parchi archeologici, promuove il ricco paniere enogastronomico e si fonda su due pilastri: la sostenibilità e l’autenticità. “Questo unico areale può regalare ai visitatori l’esperienza che cercano: lo spirito del luogo, la vita vera, la possibilità di coglierne nel profondo la storia, la ricchezza”, ribadiscono i soci di Catasta.