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Reggio, Viceministro Cirielli in Consiglio Regionale: “Tutte le Regioni partecipino alla cooperazione”

Il Viceministro è intervenuto sul "Piano Mattei", prima di iniziare l'audizione davanti alla Commissione bilancio

di Sebastiano Plutino

“Partiamo dal presupposto che Giorgia Meloni, la nostra premier, vuole che le Regioni siano coinvolte in questo grande progetto verso l’Africa. È un progetto che mira a far crescere quel continente ma anche ad internazionalizzare il nostro sistema e quello pubblico delle Regioni”, ha dichiarato, parlando del piano Mattei, il viceministro agli Affari esteri ed alla cooperazione internazionale Edmondo Cirielli, prima di iniziare l’audizione davanti alla Commissione bilancio del Consiglio regionale della Calabria presieduta dal consigliere Antonio Montuoro (Fdi).

“Allo stato attuale, da anniha aggiunto sono solo le Regioni del nord quelle che hanno svolto attività di cooperazione. Ma è una mia ferma e precisa volontà coinvolgere tutte le regioni italiane, a cominciare da quelle più attive e forti del Sud. E mi sembra che la Calabria abbia già dato un segno di grande vitalità”.

“E’ tutto merito del presidente della Commissione bilancio di questo Consiglio regionale, Antonio Montuoro – ha detto poi Cirielli se c’è questa iniziativa, quella di una audizione di un membro del Governo in una Commissione consiliare. Mi sembra del tutto normale. Forse era anormale prima, che non venissero i viceministri in Calabria come in altre regioni”.

“La Calabria – ha aggiunto – è già al centro del Mediterraneo. Lo è sempre stata, per storia, per cultura, per capacità economica. La ritengo una bellissima iniziativa che appoggio convintamente. Sono venuto anche a spiegare i contorni di questa partecipazione, con la mia delega la cooperazione internazionale al piano Mattei, in maniera tale che la Calabria torni protagonista in questo settore”.

Sul punto di partenza di questo percorso, Cirielli ha citato il procedimento burocratico,Che oggi – ha spiegato – stiamo snellendo. Si tratta di avere anche una capacità di formare classe dirigente di enti pubblici del territorio, soprattutto del Nord Africa coinvolgendo anche università. Per fare in modo che le nostre buone pratiche possano essere estese in un’area geografica ed economica che è molto contigua e che è unita dal Mediterraneo”.

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