L’inaugurazione del Centro Tecnico Federale “Simone Neto Dell’Acqua” di Ciccarello, intitolato al calciatore reggino prematuramente scomparso nell’ottobre 2017, è stata una grande festa di sport, emozioni e ricordo.
L’impianto sportivo, che negli anni ha visto protagoniste tante generazioni di reggini, è stato riqualificato e ammodernato, tanto da diventare un Centro tecnico federale della Figc e Comitato regionale Calabria Lega nazionale dilettanti.
L’evento è stato realizzato nell’ambito del Programma Complementare al PON Metro che ha l’obiettivo di favorire la rivitalizzazione economica, sociale e ambientale delle aree urbane con priorità a quelle degradate.
Prima dell’inizio dell’atteso triangolare di calcio tra le delegazioni sportive della Nazionale Sindaci, la Nazionale Parlamentari e la squadra dell’Amministrazione comunale reggina, la mattinata è stata animata dai giovanissimi.
Già dalle 8.30 è partito il raduno “Fun Football 2025”, promosso dalla Figc, che chiude la stagione sportiva delle categorie “Primi calci” e “Piccoli amici”.
Spazio poi al momento del ricordo e della commemorazione con la cerimonia ufficiale di scopertura della targa di intitolazione dedicata a Simone Neto Dell’Acqua. Un momento molto significativo al quale hanno preso parte il Sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme a tutti i rappresentanti della giunta e del consiglio comunale, i delegati della Nazionale Sindaci e della Nazionale Parlamentari, rappresentate nell’occasione da Roberto Padrin e Jacopo Morrone, i rappresentanti della Federazione Italiana Giuoco Calcio Saverio Mirarchi, Domenico Arena e Giovanni Cilione.
«Siamo contenti e molto emozionati per questo impianto intitolato a Simone – ha detto il sindaco Falcomatà dopo la solenne benedizione officiata dal Sacerdote Gianni Licastro – È una giornata storica per la città perché sembrava che questo progetto, dopo tante difficoltà, fosse iniziato sotto una cattiva stella. Siamo felici di essere qui in questo momento di restituzione alla città di un pezzo della sua storia: questo è certamente tra gli impianti più antichi della nostra città. Dal secondo dopoguerra a oggi qui hanno giocato generazioni di reggini che, attraverso il calcio, hanno sognato, sperato e trovato un momento di conforto anche nelle difficoltà e nelle battaglie personali. Da oggi questo diventa un impianto federale: per questo ringrazio la Lega e la FIGC del presidente Mirarchi. Era importante che fossero i bambini i primi a calcare questo campo e a spingere i palloni in rete. Si ricuce un filo con la storia cittadina: ognuno di noi ha una storia personale legata a questo impianto di gioco. Le nostre storie personali si intrecciano con la storia della città. Ed è importante che l’impianto sia intitolato a uno dei figli della nostra Reggio, che ha combattuto una dura battaglia personale. Ha perso quella per la vita terrena, ma ha vinto quella per l’immortalità. Perché oltre a vivere nei cuori di chi lo ha conosciuto, con la sua gentilezza e il suo garbo, Simone diventa patrimonio collettivo e simbolo dei figli della città che non ce l’hanno fatta. È uno sguardo al futuro: attraverso il ricordo di Simone e degli altri scomparsi, noi dobbiamo continuare, anche per loro, a coltivare sogni e speranze grazie allo sport. Ringrazio la Nazionale dei Sindaci e quella dei Parlamentari che, con la loro presenza, onorano questo impianto – ha aggiunto il Sindaco – situato in un quartiere periferico, ma che rappresenta un tassello fondamentale nel recupero di tutti gli altri impianti sportivi della città. Dopo Ciccarello sarà la volta del campo di Catona, poi Pellaro, Archi, Ravagnese, Bocale e Gallico. Reggio recupera un senso di identità e appartenenza, anche e soprattutto attraverso lo sport, che – oltre a rendere la nostra città Cuore del Mediterraneo – può farla diventare anche capitale sportiva europea. Con questi impianti, vogliamo organizzare per la prossima primavera un torneo con le squadre giovanili dei più grandi club europei, che si raduneranno a Reggio e ci permetteranno così di promuovere le bellezze della città». L’ultimo messaggio il sindaco lo ha lasciato ai concittadini: «Anche attraverso il recupero di questi spazi, che appartengono alla nostra città, possiamo ritrovare un senso di appartenenza e riscoprire l’orgoglio di essere cittadini di Reggio.
Simone, ce l’abbiamo fatta».




«Appena arrivato, guardando questo campo, ho visto tantissimi ragazzini: loro rappresentano la nostra speranza. Il calcio deve essere un terreno formativo, soprattutto per i più giovani, trasmettendo valori fondamentali come il rispetto della competizione e l’integrazione. Grazie per ciò che siete riusciti a realizzare. Reggio è una città splendida, e rivolgo un grande in bocca al lupo a tutti» ha affermato Jacopo Morrone, della Nazionale Parlamentari.



