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Melito P.S.: Le Muse e e il Consultorio h12 celebrano la “Giornata dell’Ostretrica”

Partecipato 1° appuntamento, presso l’Ospedale di Melito, organizzato da "Le Muse", Consultorio h12 ed il gruppo "Le Cicognole"

di Sebastiano Plutino

Partecipato primo appuntamento per la “Giornata Internazionale dell’Ostetrica” presso l’Ospedale di Melito Porto Salvo organizzato con una importante ed attenta collaborazione tra il Consultorio h12, l’Associazione culturale “Le Muse” ed il Gruppo associativo “Le Cicognole”. L’occasione la Giornata Internazionale dell’Ostetrica che come sempre dal 1991, si commemora con iniziative diffuse su tutto il territorio nazionale.

La Giornata in questa versione 2025 ha come tema il seguente slogan: “Midwives – Critical in Every Crisis”. Il mondo sta affrontando un numero senza precedenti di crisi (disastri naturali, conflitti, cambiamenti climatici). Queste crisi colpiscono in modo sproporzionato le donne, le ragazze e le persone di genere diverso, esponendole a rischi maggiori come le complicazioni della gravidanza e la violenza di genere, e limitando al contempo il loro accesso ai servizi sanitari essenziali.

In questi tempi difficili, le ostetriche sono fondamentali. Sono i primi soccorritori di fiducia all’interno delle loro comunità, in grado di preparare i sistemi sanitari ad affrontare qualsiasi crisi. Possono fornire fino al 90% dei servizi di salute sessuale, riproduttiva, materna, neonatale e adolescenziale anche durante le crisi umanitarie.

In apertura di evento il dott. Emilio Vazzana direttore del Consultorio, ha ribadito come dal 2012 questa struttura è determinante con il suo ruolo sul territorio poiché con decreto regionale si è permesso alle ostetriche, di seguire le madri fino alla trentaseiesima settimana dimostrando, così, attenzione tra il territorio e l’ospedale. Siamo una equipe multidisciplinare che fa tanto per l’area metropolitana dello Stretto e la formazione ed il supporto alle giovani mamme, attesta come la professione che oggi ricordiamo ed omaggiamo è importantissima, oltre che utile e necessaria.

Paola Infortuna, ostetrica ed organizzatrice dell’evento ha evidenziato che occorre camminare con sinergie diverse e l’unione di una struttura ospedaliera importante e un’Associazione culturale come “Le Muse” ed un gruppo creativo come Le Cicognole, danno un valore aggiunto ad un luogo di lavoro animato 12 ore al giorno. Rientra anche nelle nostre mansioni, ha continuato l’Infortuna, la preparazione del corso pre-parto che ha formato circa 70 donne che hanno approfondito il tema dell’anatomia, della postura del bacino, della gravidanza e delle fasi del corpo, dell’alimentazione, del travaglio, dei vari tipi di parto ed ancora, della donazione del cordone ombelicale oltre alla fase dell’allattamento. I diplomi che consegniamo stasera ha ribadito, premiano queste giovani donne che instancabilmente hanno frequentato con grande serenità e spirito di condivisione. Noi ostetriche ha concluso l’Infortuna, durante gli anni della pandemia, nonostante le difficoltà, ci siamo prodigate per far vivere alle donne il minor disagio possibile nei loro momenti importanti della vita, affrontando, sia la positività che la negatività con la forza di sempre e con la consapevolezza che nulla possa ostacolare il miracolo della vita. Accompagniamo le donne in ogni loro percorso di salute ed insieme abbiamo un’occasione unica per costruire relazioni attraverso il percorso della gravidanza.

Il presidente Muse Giuseppe Livoti si è soffermato su come oggi, le donne, debbano avere garantiti esiti di salute e di assistenza sempre più adeguati e l’assistenza che eroga il Consultorio è una eccellenza che va promossa e protetta soprattutto perché produce salute, quel senso di vita che lo esprimono i tantissimi lattanti presenti questa sera. L’assistenza, la conoscenza del corpo umano, empatia e la capacità di ascolto sono caratteristiche innate per il ruolo delle ostetriche e sarebbe necessario individuare delle figure da inserire nel mondo della scuola perché anche questi argomento sono cultura.

Lo psicologo Dario Verardo si è soffermato sulla figura maschile poiché, il padre può offrire un sostegno prezioso alla madre, non solo dal punto di vista emotivo, ma anche pratico ed ha anche un’opportunità di creare un legame con il bambino fin dai primi momenti di vita.

La serata, ha visto la testimonianza poetica di Francesca Triolo e Clara Condello che, con i loro versi hanno ricordato il rapporto che può legare una madre ad un figlio o ancora la forza dell’ostetrica come guida di consapevolezza, di conoscenza e di responsabilità. L’arte ha visto gli artisti Cristina Benedetto e Carmelo Viglianisi descrivere maternità che raccontano di arrivi e partenze, approdi che riguardano il nostro tempo ed ancora, storie di donne e di madri senza tempo, in forme fluide che invadono lo spazio. Ed ancora le donne del gruppo “Le Cicognole” che, dopo avere lavorato per alcuni mesi, hanno consegnato per i lattanti tantissimi “Doudou” ovvero “oggetti di conforto”, di stoffa morbida, peluche realizzati in cotone, che i piccoli usano per sentire la vicinanza e la sicurezza dei genitori, soprattutto durante la notte o quando sono lontani da loro.

A fine serata sono stati consegnati gli attestati alle giovani donne che hanno seguito il corso pre-parto, donne che appartengono a tutta la città metropolitana dello Stretto.

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