Non risponde al vero l’affermazione che le attività diagnostiche e delle sale operatorie siano state bloccate a causa del blackout. Infatti, la presenza di cinque gruppi elettrogeni e di continuità garantiscono l’erogazione di energia elettrica in Ospedale anche in situazioni di emergenza permettendo lo svolgimento delle attività del blocco operatorio, benché a regime ridotto, il funzionamento delle apparecchiature elettromedicali e diagnostiche, nonché la depurazione delle acque, sebbene non la climatizzazione.
La situazione denunciata dal consigliere Conia, com’è facile comprendere, non è di responsabilità del G.O.M. di Reggio Calabria, ma è riconducibile ad una interruzione dell’erogazione della corrente elettrica da parte dell’ENEL dovuta ad un guasto alla rete elettrica occorso su via Vallone Petrara. Il guasto in questione è seguito ad una anomalia registrata già nella notte di lunedì sulla rete di Via Melacrino dalla quale il presidio “Riuniti” dipende. A causa di questa l’approvvigionamento elettrico del presidio “Riuniti” è stato dirottato su Via Vallone Petrara dove poi si è avuto un guasto ben più serio. Nondimeno, in questa circostanza il G.O.M. di Reggio Calabria ha reagito con grande prontezza mobilitando uomini e mezzi per il governo e la sorveglianza dei gruppi elettrogeni e di continuità, gli ascensori e le centrali idriche, e limitando al minimo le incontrovertibili difficoltà. È stato anche attivato l’intervento di un generatore di corrente di proprietà del gestore della linea elettrica, ma del quale non c’è stato bisogno.
In riferimento a quanto accaduto, già nella giornata di ieri, il G.O.M. di Reggio Calabria ha ufficialmente informato S. E. il Prefetto di Reggio Calabria circa l’interruzione di energia elettrica al presidio “Riuniti”.
Dispiace che il firmatario della nota, persona di grande correttezza istituzionale, abbia inteso non controllare gli accaduti con la Direzione risparmiando così un attacco strumentale al GOM che – come illustrato – è stato vittima al pari di tutti i Cittadini della zona di un disservizio causato da terzi.
Il “colpo da battere” richiesto al Presidente Occhiuto forse sarebbe doveroso, a tutela dei Cittadini, che lo battesse la Città Metropolitana nei confronti dell’ENEL.