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Reggio: la comunità di Mosorrofa incontra il Movimento Patto Civico “Cultura e Legalità”

Svolto nel salone parrocchiale "A. Caridi" un incontro tra i cittadini di Mosorrofa ed il movimento Patto civico “Cultura e legalità”

di Sebastiano Plutino

16 05 2025 MOSORROFA INCONTRA IL PATTO CIVICO “CULTURA E LEGALITA’”

Qualche giorno dopo il sopralluogo ci dirigemmo verso Mosorrofa, un piccolo gioiello incastonato sulle colline della periferia sud di Reggio Calabria. Sembrava un luogo che era riuscito a sfuggire al tempo, almeno in parte. Mosorrofa è un borgo antico, un rifugio di pietra e memoria, con le sue case di una volta, i portoni massicci che sembrano poter resistere a ogni tempesta, i gerani rossi e rosa che si affacciano dai balconi, come a dire che la vita, in qualche modo, riesce sempre a trovare il suo spazio”. Dal libro “Portami al Mare” di Domenico Latino. “È la visione che ha chi arriva a Mosorrofa per la prima volta. La situazione reale purtroppo è ben diversa”, così introduce l’incontro tra i cittadini di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa e il movimento Patto civico “Cultura e legalità” Andidero Pasquale (Presidente del Comitato di Quartiere Mosorrofa).

Nel salone parrocchiale “A. “Caridi” gremito in ogni posto, dopo la descrizione sommaria dello stato dell’arte dei quartieri Mosorrofa e Sala di Mosorrofa da parte del presidente del Comitato e i saluti iniziali del parroco sac. Domenico Labella e del dr. Lamberti è stata data la parola ai cittadini. Una decina gli interventi, dal sig. Pietro Palmisano che ha messo in evidenza la difficile e pericolosa situazione di accesso alla scuola “G. Verga” e dell’inutilità della delegazione municipale così com’è ora, a Demetrio Sorgonà, redattore-capo dell’”Eco di Mosorrofa”, che ha indicato nella necessità di una crescita culturale il riscatto di Mosorrofa e dell’intera città. Da Giuseppe Nicolò, che ha chiesto di andare oltre il semplice rattoppamento delle esigenze urgenti e quindi avviare un programma di lungo respiro, progettare, avere visione di futuro a Federica Palmisano, una mamma, che si chiedeva dove devono giocare i suoi figli visto che non esistono né luoghi né strutture dove possono crescere in serenità. Quindi gli interventi di Massimo Papasidero di Sala di Mosorrofa che ha messo in risalto il rischio che corre ogni motociclista che percorre la strada San Sperato -Mosorrofa a causa delle buche e dei tombini sistemati male e Felicia Russo che si chiede come mai tutti i giovani devono andare via nonostante le enormi potenzialità lavorative che la nostra città potrebbe offrire. Dagli interventi, sono emerse le difficoltà c Mosorrofa e Sala di Mosorrofa stanno vivendo ma anche le potenzialità di riscatto che la storicità e le caratteristiche del luogo offrono.

Sono intervenuti per “Cultura e legalità”: Ilda Tripodi, che ha messo l’accentò sulla valorizzazione delle potenzialità del Borgo; Tonino Romeo, che ha parlato di Sicurezza e della necessità di impianti di sorveglianza; poi, Umberto Montella, che prendendo spunto dalla strada e dai rattoppi in emergenza ha indicato una via di progettazione a lungo periodo che tenga conto delle competenze dell’Università; Luigi Tuccio ha invece sottolineato l’importanza della legalità. Demetrio Arena ha indicato l’isolamento e l’abbandono di Mosorrofa nel fatto che non è rappresentata in consiglio comunale. Una considerazione   che, pur vera in questo momento, non ci vede molto d’accordo. Non abbiamo nessuno in consiglio comunale per la frammentazione del voto. Molti si candidano   non per rendere un servizio alla collettività ma per portare acqua a questo o quel mulino, per interessi personali. Noi riteniamo che l’eletto deve occuparsi di tutta la città e non solo dei suoi elettori, del quartiere che lo ha portato avanti, altrimenti la città non crescerà mai. Salvatore Palmieri ha messo in risalto lo stato di degrado della città e ha indicato la soluzione in un cambiamento radicale. Chiude gli interventi per il Patto civico Nuccio Azzarà, che si congratula per la qualità degli interventi e assicura il suo impegno al servizio dei bisogni di Mosorrofa, Sala di Mosorrofa e di tutta la città. Interviene quindi Concetta Romeo, presidente del Comitato Pro Sala di Mosorrofa, che invita ogni cittadino a vigilare e segnalare lo stato di degrado nel quale Sala di Mosorrofa è lasciata da quest’amministrazione comunale.

Prima di dare la parola al dr. Lamberti per le conclusioni, il presidente Andidero fa una sintesi dei problemi che attanagliano Mosorrofa e Sala di Mosorrofa e indica anche alcune vie di sviluppo.

PROBLEMATICHE: Ambiente: Cumuli di spazzatura, discariche abusive, roghi continui. Qualità di vita: nessuno spazio/struttura per attività ludiche-sportive-culturali per bambini, ragazzi, giovani, adulti e anziani. Servizi idrici: nonostante siamo attraversati dalle tubature che portano l’acqua della diga del Menta, il prezioso liquido ci arriva in salita, le pompe si rompono frequentemente e abbiamo problemi di approvvigionamento continuo. Nessuna comunicazione sugli orari di erogazione/interruzione del servizio; Viabilità: la strada San Sperato- Mosorrofa è piena di buche, senza protezioni adeguate (guard rail), senza una reale irreggimentazione delle acque piovane. È stata appaltata, sono stati consegnati i lavori alla ditta, ancora non sono cominciati i lavori. La strada  Mosorrofa -Campi che porta a Gambarie non viene mai pulita dalle erbacce e dalle frane continue, è piena di buche; le strade interne al paese in pessime condizioni (esempio via Dei Pini a Sala di Mosorrofa); alcune stradine storiche di collegamento interno sono franate e mai sistemate (es. la via che da Mulè porta a Strapunti); vi è necessità di una nuova strada che raccordi la  strada Mosorrofa-San Salvatore con Via San Giovanni per bypassare il paese; mancanza di parcheggi; barriere architettoniche: per accedere in Chiesa si devono superare 13 gradini, mancano i marciapiedi sulla via principale; Sicurezza: idranti soprasuolo. Ne esistono due, uno non funzionante in piazza San Demetrio. L’altro, Via Sella San Giovanni (sopra il Plesso Scolastico G. Verga) rimosso per perdite e mai rimesso al suo posto; Servizi Comunali: delegazione municipale totalmente inadeguata. Al momento chiusa per lavori; Cimitero: necessario ampliamento. Lo spazio circostante c’è; Parcheggi: tutte le vie sono intasate per mancanza di aree adeguate al parcheggio; Illuminazione pubblica: Piazza San Demetrio e Chiesa Parrocchiale scarsamente illuminate. Alcune strade restano spesso al buio anche sulla via principale; Aree Disponibili: area ex campo sportivo e area Bufano. Due enormi zone già spianate, di proprietà del Comune, dove si potrebbero realizzare facilmente le opere che potrebbero dare ristoro alle esigenze della popolazione. Si è pensato bene di installare al centro dell’area Bufano una cabina elettrica che mortifica la possibilità di uno sviluppo futuro dell’area che si era realizzata spianando ulivi secolari per fare prima un campo sportivo, poi centro ludico, area verde attrezzata. Noi avevamo richiesto un anfiteatro con piazza, parco giochi per bambini, area verde e parcheggio auto.

PROSPETTIVE DI SVILUPPO: Storicità, Mosorrofa è un Borgo antichissimo; Mosorrofa Borgo della Musica, un progetto per realizzare dei murales in tutto il paese data la presenza della Banda Musicale con 115 anni di vita e di numerosi musicisti; Via dei Mulini: esistono 4 mulini ad acqua alimentati dallo stesso torrente. Necessità di ripulirli e creare un percorso; B&B e Gastronomia: esistono dei B&B e tanti altri si possono creare, molte sono le case sfitte. Mosorrofa vanta un’ottima tradizione culinaria che potrebbe valorizzare; Sviluppo agro- alimentare. Esistono molti terreni che potrebbero divenire volano di sviluppo.

Chiude i lavori il fondatore del Polo Civico “Cultura e legalità” Dr. Edoardo Lamberti Castronuovo che sottolinea la volontà di conoscere le varie realtà periferiche della città di Reggio Calabria. “Non siamo” qui, dice, “per risolvere ora i problemi, anche perché non ne abbiamo il potere, ma per prendere l’impegno a operare, se ce ne sarà data la possibilità, perché Mosorrofa e tutte le periferie possano avere il giusto interesse e la giusta valorizzazione”. Chiede ai cittadini di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa di determinarsi affinché questi borghi possano avere una rappresentanza in consiglio comunale. Indica nei Comitati di Quartiere risorse imprescindibili per un’amministrazione che vuole essere vicina ai territori.

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