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Stelle: Il nuovo singolo di Fabri Fibra che affronta le fragilità umane

Dopo “Propaganda” ecco "Stelle", il nuovo singolo del rapper marchigiano che affronta le fragilità umane

di Pierluigi Gabriele

Articolo di Pierluigi Gabriele

L’ultimo singolo del rapper marchigiano Fabri Fibra “Stelle” in collaborazione con Maurizio Carucci, frontman e cantautore degli Ex-Otago nasce da un malessere profondo, ma abbraccia anche i ricordi adolescenziali. Questi strascichi di gioventù, portano nell’animo del rapper una voglia di fuga, ma anche un senso di disorientamento rispetto a tutti i punti cardine della vita, come gli amori o addirittura la propria casa. Dopo i due durissimi anni di pandemia, che Fabrizio ha somatizzato come chiunque altro nel nostro Paese, si è risvegliato con una voglia di dialogare con le proprie fragilità. Questo ha portato alla genesi del pezzo, accogliendo il fatto che chiunque può perdere la rotta che si è prefissato. Ma il mood del singolo ricorda anche la voglia di evadere e di trovare un’alternativa alle discoteche a metà degli anni 90’.

I passaggi obbligati che creano pressioni e disagi in alcuni, vengono sdoganate dall’artista, che empatizza con una grossa fetta di chi tende a non uniformarsi. L’album da cui è tratto questo ultimo singolo, “Caos” che è stato aperto dal brano “Propaganda” in collaborazione con il duo siciliano Colapesce & Dimartino, è stato certificato Disco di Platino, con una permanenza di dieci settimane nella Top10 italiana. “Caos”, che vede la luce dopo 5 anni di attesa, dimostra ancora una volta come il rapper sia uno dei capisaldi della cultura Hip Hop in Italia. Il disco è uscito vent’anni dopo l’esordio assoluto di Fabri Fibra “Turbe Giovanili”, che è stato ripubblicato da poco, ed ha raggiunto al suo ri-esordio la posizione numero uno nella vendita in formato vinile e nella Top10 degli album.

La copertina dell’album, che ritrae l’artista di spalle mentre cammina sulla spiaggia, è stata scattata a Grado nel Friuli-Venezia Giulia e si ispira ad una pellicola che evidentemente ha colpito molto Fabrizio: “Galveston”, quarto film dell’attrice/regista francese Mélanie Laurent. Le diciassette canzoni che compongono l’album sono destinate a dialogare tra loro attraverso un fil rouge di avvenimenti nella vita dell’artista, spaziando dalla criticha al consumismo “El Diablo”, all’affrontare il successo “Amici o Nemici”, ma anche alla situazione politica attuale “Propaganda” e tanti altri frammenti della vita di Fabrizio, che si fondono con le dinamiche italiane.

L’album, che in grande stile ha un’apertura che introduce la voce di Gino Paoli e la sua “Il cielo in una stanza” per poi chiudersi con i ringraziamenti a tutti gli artisti che hanno reso possibile la realizzazione del lavoro: Neffa, Guè e Salmo, Colapesce & Dimartino, Madame e Maurizio Carucci, Lazza, Ketama126, Marracash, Francesca Michielin e Rose Villian, rappresenta un vero e proprio testamento che attraversa tre anni della vita di un’artista che ha dato tanto al movimento Hip Hop nostrano

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