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Reggio: Falcomatà interviene all’Assemblea elettiva della Confederazione nazionale artigianato

“Pur senza le funzioni delegate abbiamo messo in campo molte iniziative per le imprese e l’occupazione”, ha dichiarato il primo cittadino

di Sebastiano Plutino

“Ringrazio il presidente Laganà e il presidente Fontana per averci invitato a questa assemblea che ci consente di riflettere sulle diverse iniziative che abbiamo svolto e stiamo facendo insieme alle associazione di categoria quali Camera di commercio, Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti, Cna, rispetto anche alle attività relative, all’imprenditoria, artigianato e al turismo. Ho avuto modo di sottolineare non soltanto le cose fatte, ma quelle che sono le potenzialità che può mettere in campo la Città metropolitana, e che purtroppo in assenza delle funzioni e delle deleghe assegnate dalla Regione Calabria, non riesce a fare. Ad oggi abbiamo messo in campo molte iniziative, sia come Città metropolitana che come Comune, penso al bando di 20 milioni rivolto alle imprese e agli incentivi per l’occupazione, la partecipazione alle fiere che di anno in anno registrano sempre maggiore partecipazione. Mi sento di dire che facciamo il 30% di quello che potremmo fare, non avendo le funzioni delle attività produttive, del turismo, del commercio, del lavoro delegate dalla Regione Calabria. Rispetto a tutto questo non possiamo più aspettare perché è come avere una Ferrari e lasciarla circolare nel vialetto di casa, senza poterla utilizzare per quelle che sono le sue potenzialità”. Così il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, intervenendo all’assemblea elettiva della Confederazione nazionale artigianato (CNA) di Reggio Calabria.

Sull’artigianato e sulle antiche tradizioni, il primo cittadino ha ricordato l’impegno messo in atto anche dal Comune di Reggio Calabria “Su borgo Nocille – ha evidenziato – abbiamo investito tanto ed è gestito alla meraviglia. Il secondo borgo che si è, per così dire, sbloccato con i ‘bandi periferie’ è quello di Podargoni. Si faranno accoglienza diffusa, residenze d’artisti, luoghi dove poter lavorare in remoto, set cinematografici all’aperto. L’investimento è di 18 milioni e riguarderà l’ammodernamento del borgo e dell’accessibilità interna, dalla pedemontana alla da parte di Schindilifà, Cerasi, Ortì e Terreti”.

 

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