Dopo oltre tre anni di chiusura al pubblico torna a risplendere la speranza nel cuore della città: l’ATI “UniReggio & Caffè del Professore” si è aggiudicata nei mesi scorsi la gestione e conduzione del Parco cittadino “Federica Cacozza” un polmone verde a sud della città, avendo vinto la manifestazione di interesse indetta dal Settore Ambiente del Comune di Reggio Calabria. Tale aggiudicazione rappresenta un passaggio storico per la rigenerazione urbana, con l’obiettivo di restituire alla comunità un bene pubblico di elevato valore ambientale, simbolico e affettivo.
La sinergia istituzionale di UniReggio (ente capofila dell’ATI) con il Comune di Reggio Calabria – in particolare con il Dirigente del Settore Ambiente Domenico Richichi e il suo Staff, Assessore all’Ambiente Filippo Burrone e il Delegato all’Arredo Urbano Parchi e Giardini Massimiliano Merenda – ha permesso l’avvio immediato delle attività propedeutiche alla riapertura del Parco. Nella prossima settimana è stata programmata una tavola rotonda operativa per pianificare congiuntamente le linee programmatiche degli interventi di recupero e riqualificazione dell’area, che si affiancheranno a un appalto di restyling dell’importo di circa 300.000 euro, già aggiudicato e affidato alla ditta esecutrice.
Laddove tutto sembra un sogno, prende forma la vera anima del progetto: fare rivivere il Parco Federica Cacozza un tempo preso d’assalto da famiglie e bambini. Nella volontà di tutti vi è il coinvolgimento attivo di Maurizio Cacozza, padre di Federica, storico gestore della struttura prima della sua chiusura ed oggi protagonista insieme a “UniReggio & Caffè del Professore” di una nuova fase di rilancio dell’area urbana. Nella giornata di ieri l’incontro programmatico tra il Presidente di UniReggio Paolo Ferrara e Maurizio Cacozza, ha sancito la volontà comune di costruire un ponte ideale tra passato e futuro, nel nome della continuità, del rispetto e del rilancio dell’eredità morale lasciata da Federica.
La dichiarazione dell’avv. Maurizio Cacozza:
“Negli anni passati, insieme a mia moglie e a tantissimi amici che ci hanno sostenuto con affetto sincero e incondizionato, abbiamo dedicato risorse, tempo ed energie alla cura e alla valorizzazione di questo Parco, con l’unico desiderio di renderlo un luogo accogliente, vivo e fruibile per tutta la città, soprattutto per i bambini. Lo abbiamo fatto con amore, nella speranza di onorare al meglio la memoria della nostra piccola Federica, a cui il Parco è intitolato. Purtroppo, il Parco, nel tempo, è stato oggetto di atti vandalici ripetuti e deliberati, che hanno compromesso non solo il decoro dell’area, ma anche il significato affettivo e simbolico che esso rappresenta. L’episodio più doloroso è stato l’oltraggio alla targa in memoria di Federica, posta all’ingresso del Parco: un gesto vile, privo di ogni umanità, che ci ha costretti ad arrenderci e a fare un passo indietro. È stata una sconfitta. Una sconfitta per l’Associazione che rappresento, una sconfitta per le istituzioni, incapaci di arginare la stupidità e la cattiveria gratuita. Poi, qualche mese fa, ho ricevuto una telefonata dal Prof. Paolo Ferrara, Presidente di UniReggio. Con grande delicatezza e sensibilità, mi ha comunicato che UniReggio si era aggiudicata la concessione per la gestione del Parco. Conoscere Paolo, ascoltare il suo entusiasmo, la sua determinazione e il suo desiderio autentico di far rinascere il Parco mi ha restituito fiducia. Il percorso non sarà semplice, gli ostacoli non mancheranno, ma sono certo che ce la faremo. Paolo non sarà solo: noi saremo al suo fianco, con la stessa passione e lo stesso amore che ci hanno guidati fin dall’inizio. Credo fermamente che ogni rinascita abbia bisogno di coraggio, di visione e, soprattutto, di condivisione. E, da uomo di fede, sono convinto che una mano dall’alto continuerà a guidarci in questo cammino, affinché questo luogo torni a essere ciò che è sempre stato nel nostro cuore: un giardino di vita, di gioia e di memoria”.
Le parole del Presidente di UniReggio, prof. Paolo Ferrara:
“La riapertura del Parco Cacozza non è un semplice intervento di manutenzione, ma un atto di rigenerazione culturale e sociale. Siamo orgogliosi di aver già avviato attraverso la progettualità concreta e la visione inclusiva di UniReggio i primi interventi di manutenzione e pulizia ad opera dei tirocini di inclusione sociale, attivati tramite protocollo d’intesa con il Dipartimento Lavoro della Regione Calabria, in testa il direttore Fortunato Varone e l’assessore Giovanni Calabrese, e il Centro per l’Impiego di Reggio Calabria con il responsabile Vittorio Colosimo e il tutor Danila Scalise. La strategia di inserire soggetti fragili e persone già soggette a restrizioni della libertà personale, in percorsi di reinserimento sociale rappresenta un’azione concreta dal forte valore etico che testimonia come il Parco stia già rinascendo prima ancora della sua apertura ufficiale e diventando simbolo di riscatto e coesione. La collaborazione e il prezioso confronto con l’avv. Maurizio Cacozza gettano le basi per un Parco che non sarà solo verde, ma un presidio di legalità, educazione ambientale e cura della persona. Inoltre, il nuovo appalto di restyling, per un valore di circa 300.000 euro, già aggiudicato alla ditta vincitrice, ci permetterà di intervenire in maniera strutturale con una progettazione integrata che supera la mera fruizione ludica. Il Parco, grazie all’esperienza già maturata con l’Alzheimer Cafè, sarà anche un luogo di inclusione per i soggetti fragili, con spazi terapeutici all’aperto gestiti dal personale socio-sanitario di UniReggio, per rispondere concretamente non solo ai loro bisogni, ma anche a quelli delle famiglie e dei caregiver. Saranno previste anche specifiche attività sostenibili per gli studenti delle scuole cittadine attraverso percorsi didattici, laboratori sensoriali e momenti di socializzazione. Il Parco dovrà diventare un laboratorio sociale all’aperto, dove bambini, studenti, famiglie e persone fragili possano trovare accoglienza, stimoli e benessere; uno spazio dinamico per le nuove generazioni che potranno crescere libere, educate alla bellezza e alla responsabilità. Insieme a Maurizio il nostro obiettivo è davvero ambizioso: il nuovo Parco “Federica Cacozza” sarà un modello di rigenerazione urbana integrata, capace di coniugare le esigenze della gente in uno spazio verde che non sarà solo frequentato, ma vissuto come luogo fisico capace di tracciare il senso di comunità di un’intera città. La rinascita è iniziata, un Parco che guarda al domani e porta il nome di Federica”.