Il Prof. Pasquale Amato, Presidente Fondatore del Premio Mondiale di Poesia Nosside, ha compiuto una riflessione approfondita sulla prima fase del NOSSIDE 40-2025 dedicata alle iscrizioni. Ha illustrato lo stato di avanzamento del progetto e il suo sviluppo. Contestualmente, ha avviato alcuni atti preliminari per il Nosside 41 – 2026.
In apertura, Amato ha sottolineato alcuni dati salienti: “Le adesioni dI Palestina e Bangladesh hanno portato a 110 il numero degli Stati partecipanti al Nosside. Si tratta di un risultato significativo, considerando che la Palestina – insieme al Vaticano – è uno dei due Stati Osservatori Permanenti presso l’ONU, affiancandosi ai 193 Stati Membri. Ancora più rilevante è stata la crescita sul piano plurilinguistico. Il totale delle lingue (nazionali, native e dialetti) è passato da 160 a 168, grazie all’innesto di due lingue antiche (latino ed ebraico arcaico), quattro lingue native (arabo-palestinese, bengali, wichì – lingua di un popolo dell’Argentina settentrionale – e Cimenyika del Mozambico) e due dialetti italiani (veneziano e brianzolo)”.
Amato ha inoltre segnalato “il ritorno di poeti che scrivono nella lingua dei Greci di Calabria, assenti da anni, e la conferma della larga partecipazione dei poeti in lingue sarde, sempre presenti e frequentemente premiati nel Nosside e risultati Vincitori Assoluti in sei delle trentanove edizioni fino al 2024”.
Per quanto concerne i 6 Premi Speciali – i nuovi rami che hanno arricchito il solido tronco dell’albero del Progetto – il Presidente ha rilevato “il crescente interesse dei poeti. In particolare, il Nosside-Bergamotto di Reggio Calabria ha allargato i suoi orizzonti, comprendendo poeti italiani, greci, cubani e ciprioti. Il Nosside-Aspromonte – destinato al tema della montagna ovunque nel mondo – ha coinvolto autori provenienti da Italia, Brasile, Grecia, Cipro e Mozambico. Anche il Nosside-Kouros di Reghion, rivolto ai giovani dai 15 ai 25 anni, ha registrato un incremento con la prima partecipazione di studenti cubani, oltre alla conferma di italiani e greci. Parallelamente, il Nosside-Teàgene di Reghion è partito bene pur trattandosi della prima estensione del progetto a un’opera in prosa, che include poeti vissuti in diverse epoche e in qualsiasi parte del mondo”. La partecipazione agli Speciali Nosside-Europa e Nosside-Stretto di Scilla e Cariddi “è stata meno ampia, probabilmente perché è mancato il tempo per un’incisiva promozione da parte nostra”. E’ emersa comunque “la consapevolezza che i Premi Speciali rappresentano una componente strategica fondamentale e sono destinati a svilupparsi ulteriormente nelle prossime edizioni”.
Passando ai ringraziamenti il prof. Amato ha lodato tutti i poeti partecipanti dei cinque continenti, con particolare menzione agli italiani per la conferma della loro alta adesione dall’intero territorio nazionale, seguiti dal gruppo consolidato di Cuba, Grecia e Brasile, e da un terzo composto da Argentina, Repubblica Dominicana e Cipro.
Il ringraziamento di Amato è andato inoltre ai poeti che hanno contribuito ad arricchire la pluralità linguistica –identità fondante del Premio sin dalla fondazione nel 1983 – e a tutti coloro che hanno collaborato per i successi delle tappe del Viaggio nel mondo del Nosside 40 nel 2025: La Habana – Aula Magna dell’Università; Londra – Consolato Generale d’Italia; Reggio Calabria – Liceo Scienze Umane T. Gullì; Pisa – Caffè dell’Ussero dal 1775; Gallicianò e Condofuri Marina – Comune di Condofuri RC.
Il ringraziamento del Presidente Amato ha compreso i collaboratori coinvolti nell’organizzazione e promozione del Premio Nosside (membri dell’Ufficio di Presidenza e della Direzione Centrale, Delegati all’estero, Ambasciatori, Coordinatori), nonché ai partner finanziari e di servizi, ai Donatori individuali, ai Patrocinatori morali che hanno offerto supporti logistici e ai Media Partner che hanno dato visibilità tramite articoli, interviste audio e video.
Avrà ora inizio la fase di valutazione della Giuria Internazionale, chiamata a esaminare in modo autonomo e riservato, sino alla fine di settembre, le opere in concorso che i giurati riceveranno in forma anonima, contrassegnate soltanto da numeri.
La cerimonia finale di premiazione si svolgerà venerdì 28 novembre alle cinque della sera nell’Aula Magna “Ludovico Quaroni” dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
Parallelamente, il laboratorio permanente del Progetto è già all’opera per il Nosside 41 del 2026, in cui farà tesoro delle esperienze positive acquisite e attuerà miglioramenti nelle aree meno soddisfacenti. Intanto è stato già formalizzato il primo accordo sottoscrivendo la partnership con Lucia Altieri srl per rendere più incisiva la promozione del Premio a Cuba. E sono in corso contatti per altre collaborazioni in Italia e nel mondo, in sintonia con la vocazione internazionale e interculturale del Progetto Nosside.
Il Presidente Amato ha osservato come “il costante rinnovarsi della partecipazione e l’adozione di strategie innovative nella promozione testimoniano la capacità del Progetto di adattarsi ai mutamenti del panorama letterario internazionale, mantenendo la pluralità linguistica come valore fondante e sempre più riconosciuto. Con la prospettiva di nuove collaborazioni e l’allargamento delle reti internazionali, il Premio Nosside si prepara a scrivere altre pagine importanti nella storia della poesia contemporanea, mantenendo intatto lo spirito di apertura e inclusione che lo contraddistingue fin dalla sua nascita”.
In sostanza, l’atmosfera che si respira nel Premio Nosside è quella di una comunità viva, in fermento, dove voci e culture si intrecciano in un dialogo fertile e costantemente rinnovato. L’incontro tra differenti identità linguistiche e l’apertura a nuove collaborazioni rendono ogni edizione un terreno di sperimentazione e crescita, non solo per i singoli poeti ma per il progetto nella sua totalità. La continua espansione geografica e linguistica, insieme all’attenzione per l’innovazione nei format e nei temi proposti dai Premi Speciali, testimoniano che questa dinamicità non dimentica mai le radici profonde del Progetto, fondate sulla pluralità culturale come valore fondante, capace di generare dialogo, comprensione e bellezza.