La CGIL e la FILLEA CGIL Reggio Calabria esprimono sdegno e preoccupazione per il grave atto intimidatorio avvenuto la scorsa notte a Villa San Giovanni, dove un escavatore, impiegato nei lavori sul torrente Santa Trada, è stato dato alle fiamme.
“Un gesto vile e criminale che va ben oltre il danneggiamento di un mezzo: è un attacco diretto allo sviluppo, alla sicurezza e alla legalità del nostro territorio. Simili azioni rischiano di compromettere la realizzazione di opere pubbliche fondamentali per la tutela ambientale, la sicurezza idrogeologica e il benessere della comunità locale.” – si legge in una nota a firma del Segretari Generali CGIL Gregorio Pititto e Endrio Minervino.
“Siamo di fronte a un atto ignobile – dichiara il vertice CGIL metropolitano – che ferisce non solo i lavoratori e le imprese impegnate nei cantieri, ma l’intera comunità, che attende opere essenziali per il proprio futuro. Serve una risposta forte e corale: lo Stato, le istituzioni, il mondo del lavoro e la società civile devono ribadire insieme che nessuna intimidazione fermerà il diritto al lavoro sicuro, dignitoso e rispettoso della legalità. È il momento di ricostruire un argine forte e unitario contro gli attacchi della criminalità, per difendere il territorio, la sua economia sana e le speranze delle nuove generazioni.”
“La nostra solidarietà – chiosa Endrio Minervino Segretario Generale della Fillea CGIL – va alle lavoratrici e ai lavoratori coinvolti, alle imprese che operano onestamente e all’Amministrazione comunale, che si trova ancora una volta a fare i conti con la violenza e l’intimidazione.”
La CGIL e la FILLEA CGIL continueranno a sostenere ogni azione utile per garantire la prosecuzione dei lavori e per difendere il lavoro onesto da ogni tentativo di condizionamento criminale.
La solidarietà del coordinamento calabrese della Rete di Trieste
Il Coordinamento calabrese della Rete di Trieste esprime la massima solidarietà alla sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, e a tutta la comunità villese per il grave incendio che, nel corso della notte, ha danneggiato un escavatore dell’impresa impegnata nei lavori sul torrente Santa Trada. Un fatto riconducibile ad un atto doloso che «lascia sgomenti per la sua violenza». Commenta così il coordinatore della Rete di Trieste Calabria Giuseppe Marino, che prosegue: «Giusy Caminiti, la sua Amministrazione e la comunità di Villa San Giovanni non sono soli in questo momento, ma sono circondati dal territorio metropolitano, dai suoi amministratori, dai cittadini, dagli operatori sociali che svolgono il loro ruolo con passione, coerenza, senso del dovere e delle istituzioni e che non permetteranno che atti di questa natura passino inosservati o presto dimenticati. Il senso della Rete – spiega ancora Marino – è anche questo: far sì che gli amministratori locali, soprattutto i più piccoli, non debbano sentirsi soli ma che possano trovare, nei momenti più difficili, l’abbraccio e il sostegno dei colleghi e delle colleghe d’Italia. A Giusy Caminiti, dunque, giunga tutto il nostro sostegno e l’invito ad andare avanti a testa alta e senza paura».