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Consiglio Comunale: istituita la Consulta “Culture, integrazione multietnica e dialogo interreligioso”

La delibera è stata proposta dalla V commissione, ma hanno lavorato insieme II Commissione e VIII Commissione

di Sebastiano Plutino

Si è riunito nella sala Battaglia di palazzo San Giorgio, in seconda convocazione il Consiglio comunale. All’ordine del giorno l’assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2025; la modifica dell’art. 9 del Regolamento comunale per l’attuazione degli istituti di partecipazione popolare in relazione all’istituzione della Consulta “Culture, integrazione multietnica e dialogo interreligioso” e altri otto punti, tutti relativi al riconoscimento di debiti fuori bilancio.

Il consiglio si è aperto con la richiesta del consigliere Franco Barreca di tributare un minuto di silenzio in memoria Demetrio Marino, dipendente della società Castore, scomparso recentemente.

Dopo il riconoscimento delle stato della Palestina da parte del Comune di Reggio Calabria, il consigliere Massimiliano Merenda ha chiesto che possa essere esposta anche a palazzo San Giorgio la bandiera della Palestina come simbolo di pace per un territorio martoriato, in cui faticano ad arrivare gli aiuti umanitari della comunità internazionale che continua a indignarsi.

Il consigliere Giuseppe Sera che ha evidenziato: «Il presidente della Regione Occhiuto è felicissimo di vedere la città viva con le file al Museo e qui sento in consiglio invece i consiglieri di minoranza parlano di una città morta: credo che sia il caso di mettersi d’accordo. In politica va tenuta una linea e chi parla sa cosa deve dire. Questa assise non è il luogo per fare banalmente l’elenco dei lavori pubblici o le segnalazioni sulla raccolta di rifiuti. È un’assise che si deve confrontare sul futuro della città. Le opere non finite, per cui criticate, guarda caso sono quelle che voi avevate iniziato come centrodestra. Oggi parliamo di zonizzazione sismica una delle delibera più importanti, esempio di costruzione politica che viene dal basso e che fa bene alla città».

Il consigliere Carmelo Versace: «Alcuni esponenti di Forza Italia parlano di modello Reggio dunque o si è a favore o no, altrimenti si rischia di creare confusione nell’elettorato. Ai città bisogna dare risposte e le abbiamo date in questi anni: ricordiamo Atam dal fallimento paventato all’azienda divenuta leader, dallo scioglimento di Multiservizi alla costituzione di Castore, dal default del Comune al risanamento dei conti, all’azzeramento delle sacche di precariato, al miliardo di euro per le opere pubbliche. Mi sarei aspettato che si parlasse di sanità calabrese, dopo le perplessità sul modello sanitario e invece si contano le presenze a SunsetLand come se fossimo a una riunione di partito»

Per la discussione del secondo punto “Regolamento comunale per l’attuazione degli istituti di partecipazione popolare in relazione all’istituzione della Consulta “Culture, integrazione multietnica e dialogo interreligioso”,  erano presenti in aula le associazioni interculturali e gli enti impegnati da Action Aid a International house, c’erano anche i rappresentanti di alcune comunità straniere presenti nel territorio

La delibera è stata proposta dalla Quinta commissione, presieduta da Giovanni Latella, ma hanno lavorato insieme seconda Commissione (presieduta da Giuseppe Marino) e Ottava commissione (presieduta da Maria Ranieri).

Come illustrato dal Giuseppe Marino un metodo di lavoro «che ci ha consentito di unire le forze per la delibera che offre una opportunità di integrazione culturale e sociale alle comunità straniere che da tanti anni hanno scelto Reggio come loro città, che con le loro energie hanno contribuito all’economia della città e che qui hanno scelto di formare i loro figli. Abbiamo ritenuto giusto favorire e avere dialogo con queste comunità che rappresentano parte importante del tessuto della città».

Il consigliere Filippo Quartuccio si è detto soddisfatto del provvedimento perché «si pone fine a un vulnus rispetto a l’ufficializzazione dei rapporti tra le comunità che nel tempo si sono stabilite nel nostro territorio, viviamo in una società multietnica in cui la diversità è diventata elemento di ricchezza».

Infine il consigliere Giuseppe Giordano ha rimarcato che si tratta di «un provvedimento denso di significato perché era nei doveri della città e della  storia trimillenaria che hanno reso grande Reggio».

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