“Non ci fu mai conferma più meritata”. Qualcuno lo ha scritto, e per il playmaker della Dierre Basketball, Vanni La Mastra, queste parole non sono suonate come un semplice complimento, ma come il riconoscimento di un percorso costruito sul campo.
Confermato per la nuova stagione, La Mastra si appresta ad affrontare una sfida tutta nuova, tra un campionato più competitivo e un nuovo corso tecnico.
Ne sei un po’ contento ed orgoglioso di quel commento? «Sì, sicuramente sono contento di queste parole – ammette La Mastra – però penso che alla fine più o meno siano meritate perché comunque l’anno scorso ho fatto bene, ovvio che non era scontato, però sia da parte mia che da parte della società c’era la voglia di continuare. Insieme, sì».
Un “insieme” che per la Dierre si carica di significati nuovi, con un roster profondamente rinnovato e una concorrenza interna che non può che far bene.
«Adesso è tutto molto più sfidante, c’è una bella concorrenza, siete in tanti da fuori quest’anno. Che stagione ti aspetti? Eh, sicuramente sarà una stagione difficile, ma secondo me anche bella, perché già da subito abbiamo fatto gruppo sia in campo che fuori, quindi nonostante anche le altre squadre siano molto rinforzate, secondo me sarà un campionato avvincente, molto divertente».
Proprio le rivali sono il termometro di un campionato che promette fuochi d’artificio. La conversazione con La Mastra scivola naturalmente sulle competitors. «L’Alfa Catania c’è sempre ovviamente e ha cambiato secondo me poco, non troppo. Son tornati Arena e Pennisi, arrivo Mihajlovic sotto canestro e poi il Cus Catania che si è mossa bene. Gela ancora più forte. Che ne pensi? Eh, sicuramente rispetto all’anno scorso, secondo me, il livello, diciamo, delle prime si è alzato e quindi noi dovremmo farci trovare pronti perché ci sono tanti squadroni».
Il cambiamento più importante per la Dierre, però, è in panchina. Si è chiuso il ciclo con Peppe Cotroneo e si riparte con il nuovo allenatore, Francesco Inguaggiato, in arrivo dagli Stati Uniti. Quali sono le prime impressioni?
«Eh, sicuramente ci chiede un gioco più rapido rispetto al precedente Coach. Ci chiede di spingere sempre – spiega il playmaker – diciamo che si adatta anche alle mie caratteristiche, quindi per ora mi sta piacendo, sicuramente secondo me ci fa divertire anche lui quest’anno».
Una filosofia di gioco che promette spettacolo e che, insieme a un gruppo affiatato e a un campionato di altissimo livello, fa ben sperare i tifosi della Dierre.